Caja Laboral – La Bruixa d’Or 101 – 78
Il Caja Laboral asfalta La Bruixa d’Or con uno show offensivo del nostro Peppe Poeta, reinventatosi per un giorno leader della squadra basca.
Il Caja Laboral parte subito molto attivo nel pitturato, approfittando dei mismatch Nocioni-Monroe e Hamilton-Arteaga. Alla prima sirena i padroni di casa guidano la partita per 24-18. L’esperta ala argentina danza sulle punte in post alto, rivelandosi la miglior fonte di punti per i baschi. La Bruixa d’Or del nuovo tecninco Pere Romero resiste alle offensive avversarie, chiudendo il primo tempo sul 40-34.
Se vi state chiedendo che fine abbia fatto il talento di Paul George, provate a chiedere al piccolo Peppe Poeta: il play della nazionale italiana sfodera un secondo tempo da applausi, tirando con percentuali praticamente perfette e prendendo in mano le redini della squadra. La Bruixa d’Or non trova le risposte giuste in difesa e l’attacco non morde come dovrebbe: dopo 30’ di gioco il risultato è di 69-55 in favore dei padroni di casa. Archiviare la pratica catalana si rivela una passeggiata nell’ultimo quarto, con la difesa degli ospiti troppo arrendevole per arginare i violini baschi diretti alla perfezione dal maestro Peppe. Termina 101-78, con il Baskonia che vince una partita importante per respingere gli attacchi a distanza di Joventut e Cajasol, in lotta per la qualificazione ai playoff.
MVP: Peppe Poeta = Serata magica per il nativo di Battipaglia, che mette a referto la bellezza di 21 punti tirando con uno spaventoso 4/5 dalla lunga distanza e finalizzando 7 degli 8 tiri liberi guadagnati.
Caja Laboral: Poeta 21, Nocioni 18, Hanga 14.
TL 22/28, T2 23/34, T3 11/27.
Rimbalzi: 26 (Hamilton e San Emeterio 5)
Assist: 12 (Poeta e Huertel 3)
La Bruixa d’Or: Giannopoulos 20, Arco 18, Monroe 12.
TL 24/29, T2 21/35, T3 4/22.
Rimbalzi: 37 (Monroe 10)
Assist: 6 (Creus e Ljubicic 2)
CB Valladolid – UCAM Murcia 70 – 75
Murcia rimonta uno svantaggio di 18 punti e batte a domicilio Valladolid, conquistando la seconda vittoria consecutiva, una chimera fino a poche settimane fa.
La buona partenza dei padroni di casa dimostra che Valladolid ci tiene ad accomiatarsi dalla Liga ACB con orgoglio, dato che la salvezza sembra oramai una fantasia remota. Omari Johnson e Andjusic fanno volare i castigliani sul 26-12 del primo quarto. Murcia si riprende dallo shock, ma il gioco “normale” espresso nei secondi dieci minuti di gioco non basta a rimettere in pari il match: 46-34 all’intervallo.
È nel secondo tempo che gli ospiti trovano il modo di impensierire il Valladolid, mettendoli alle strette in difesa e approfittando della strapotenza fisica di Ben Romdhane e Lima, padroni del pitturato. Un parziale di 0-11 chiude il terzo periodo, con il tabellone che recita 59-55. Nei primi minuti dell’ultimo periodo, il fanalino di coda della Liga reagisce, ma un nuovo parziale di 0-10 di Murcia segna le sorti del match. Negli ultimi minuti, infatti, coach Nicola chiede ai suoi di limitarsi a gestire il vantaggio, compito adempito a dovere dai giocatori. Termina 70-75; Murcia starà finalmente uscendo dalla crisi?
MVP: Ben Romdhane = L’ala tunisina, che trovava poco spazio nella gestione di Quintana, inizia a ripagare gli investimenti estivi della dirigenza murciana: nuova doppia doppia da 14 punti e 10 rimbalzi per lui.
Valladolid: O.Johnson 17, Drenovac 14, Haritopoulos 13.
TL 13/20, T2 21/38, T3 5/16.
Rimbalzi: 32 (O.Johnson 10)
Assist: 17 (Pozas 8)
Murcia: Ben Romdhane 14, Davis 11, Radovic 10.
TL 14/19, T2 20/38, T3 7/28.
Rimbalzi: 37 (Ben Romdhane 10)
Assist: 10 (San Miguel e Rodriguez 3)
Gipuzkoa Basket – Iberostar Tenerife 70 – 66
Il Gipuzkoa risponde ai successi di Cajasol e Joventut e si tiene a pochi punti di distanza dalla zona nobile della classifica. La sconfitta dell’Iberostar, per contro, non fa più notizia ormai.
Nei primi minuti del match non c’è storia: i baschi dominano il pitturato, con Doblas e Ramsdell che fanno ciò che credono sotto entrambi i canestri, ridicolizzando i lunghi avversari. Alla prima sirena il bilancio è impressionante: 26-9 per il Gipuzkoa. Dopo i primi dieci minuti, ad ogni modo, si ribaltano le gerarchie osservate fino ad allora. L’Iberostar reagisce per mano di un Richotti on-fire, capace di riportare la partita in margini quasi impalpabili (37-34 all’intervallo).
Nel secondo tempo la partita assume caratteri totalmente diversi. Se nella prima metà di gioco l’equilibrio si era espresso sotto forma di parziali pressoché equivalenti, nei secondi 20’ le squadre si rispondono colpo su colpo nell’arco di pochi secondi. A pochi minuti dal termine gli ospiti le provano tutte per vincere la partita, ma gli l’esito dei ripetuti attacchi è solo parzialmente positivo. Una tripla tanto importante quanto rocambolesca impatta la partita sul 63-63, ma alla roulette dei tiri liberi la spunta il Gipuzkoa, forte della freddezza di Javi Salgado.
MVP: Javier Salgado = Il play basco segna 14 punti, di cui 5 negli ultimi due minuti, quelli decisivi per il match. Inoltre è la sua freddezza dalla lunetta che assicura il successo al Gipuzkoa.
Gipuzkoa: Doblas 17, Salgado e Robinson 14, Ramsdell 10.
TL 12/15, T2 17/45, T3 8/24.
Rimbalzi: 36 (Doblas 10)
Assist: 9 (Salgado 4)
Iberostar: Richotti 25, Kickert 14, Uriz e Bivià 5.
TL 9/12, T2 18/44, T3 7/20.
Rimbalzi: 46 (Sikma 8)
Assist: 10 (Uriz 3)
FC Barcelona – Rio Natura Monbus 77 – 62
Il Barca interrompe la striscia negativa di tre sconfitte consecutive tra campionato ed Eurolega, portando quella del Rio Natura alla sesta sconfitta in sette partite.
Il Rio Natura si presenta in Catalogna con la voglia di interropere un brutto momento, ma sin dai primi istanti viene ridimensionato dal muro blaugrana che si trova davanti: il Barcellona limita l’attacco gallego a soli 6 punti nel primo quarto e segnando da tutte le posizioni (21-6). Nel secondo periodo non sono percepiti miglioramenti per le sorti ospiti: Nachbar e Lorbek continuano a far piovere canestri fino al 41-20 con cui si chiude un primo tempo a senso unico.
Al rientro dalla pausa lunga il cuore e l’orgoglio di Delas e Corbacho ricuciono timidamente il gap (55-43), ma non sono sufficienti per impensierire la squadra di Xavi Pascual, che va a segno con ogni uomo convocato. La vittoria si rivela molto più comoda del previsto e di quanto non dica il divario finale di 77-62. Il Barca dimostra così che le ultime tre sconfitte erano stati dei semplici passi falsi e non i primi sintomi di un’incombente crisi.
MVP: Bostjan Nachbar = Boki si dimostra elemento fondamentale dalla panchina, segando 20 punti con un impressionante 5/7 dalla lunga distanza che guida i suoi ad una facile vittoria.
Barcellona: Nachbar 20, Lorbek 18, Huertas, Lampe e Papanikolau 6.
TL 13/16, T2 17/32, T3 10/29.
Rimbalzi: 37 (Papanikolau 6)
Assist: 19 (Sada e Navarro 4)
Rio Natura: Delas 20, Berzins 11, Corbacho 10.
TL 14/17, T2 12/34, T3 8/20.
Rimbalzi: 26 (Luz e Delas 4)
Assist: 14 (Dewar e Luz 4)
FIATC Joventut – CAI Zaragoza 82 – 57
Brutta battuta d’arresto per Saragozza, che subisce oltremodo l’intensità di uno Joventut sempre più squadra da playoff.
La partita inizia in modo equilibrato; le due squadre non esaltano per la qualità del gioco espresso, commettendo molti errori che spiegano il basso punteggio alla prima sirena (16-14 in favore dei padroni di casa). Nel secondo quarto, però, lo Joventut cambia marcia soprattutto in difesa, bloccando qualsiasi attacco del CAI e condannandolo al 39-25 della seconda sirena.
Nella pausa lunga coach Maldonado tiene alta la concentrazione dei suoi ragazzi, che in tutta risposta intensificano ancora di più il lavoro nella propria metà campo. Se Savané e Miralles si dimostrano i protagonisti assoluti della fase difensiva, in attacco trovano gloria più o meno tutti i giocatori neroverdi. Il quarto quarto comincia con un margine di diciassette punti (67-40) e per lo Joventut è una passeggiata archiviare la pratica aragonese. Il risultato finale è di 82-57.
MVP: Albert Miralles = Prestazione importante del centro catalano, che mette a referto 13 punti e si fa notare per gli ottimi sforzi in fase difensiva.
Joventut: Joseph e Miralles 13, Vives 11, Llovet 9.
TL 13/15, T2 21/38, T3 9/22.
Rimbalzi: 36 (Llovet 8)
Assist: 18 (Vives 5)
Saragozza: Roll 13, Rudez 10, Llompart, Sanikidze e McCauley 8.
TL 11/13, T2 14/33, T3 6/24.
Rimbalzi: 30 (Sanikidze 7)
Assist: 10 (Stefansson 3)
Cajasol – Herbalife Gran Canaria 73 – 60
Il Cajasol si conferma una delle squadre più in forma del campionato: dopo aver messo in seria difficoltà il Real nel turno precedente, i sivigliani battono Gran Canaria, infliggendo ai pio-pio la seconda sconfitta consecutiva.
Nel primo quarto si vedono pochi canestri, fenomeno comprensibile in un match che vede affrontarsi due team che fanno della difesa il proprio forte, ma è comunque la squadra di casa a trovarsi in vantaggio alla prima sirena (16-10). Il Cajasol non si accontenta di battere gli avversari, vuole umiliarli: nei secondi dieci minuti Gran Canaria subisce un parziale complessivo di 18-9, che la fa sprofondare a -15 sul 34-19 della pausa lunga.
Al rientro dagli spogliatoi i pio-pio provano fanno la voce di grossa, accennando a una reazione con i canestri importantidi Bellas e Newley. Al termine del terzo quarto il distacco è quasi dimezzato: 52-44. La reazione insulare si rivela però un fuoco di paglia: Satoransky e Mata tarpano le ali della rimonta dell’Herbalife, fissando il risultato sul 73-60 finale.
MVP: Marcos Mata = L’ala argentina si reinventa top scorer della sua squadra, concludendo con 17 punti e 7 rimbalzi, rivelandosi fondamentale per la vittoria finale.
Cajasol: Mata 17, Radicevic e Balvin 12, Hernangomez 9.
TL 7/12, T2 27/44, T3 4/22.
Rimbalzi: 40 (Balvin 11)
Assist: 17 (Satoransky 7)
Gran Canaria: Bellas 18, Newley 11, Hansbrough e Martin 7.
TL 9/15, T2 18/34, T3 5/26.
Rimbalzi: 38 (Baez 10)
Assist: 9 (Hansbrough 3)
Valencia Basket – Baloncesto Fuenlabrada 75 – 62
Valencia si aggiudica la sfida con Fuenlabrada, anticipata come scontro tra i due titani venuti dagli Stati Uniti: Justin Doellman vs. Andy Panko. La spunta “Capitan America”, che gode di un supporting cast semplicemente migliore.
All’inizio del match sono gli ospiti a spingere sull’acceleratore, grazie alla fantastica coppia Panko-Feldeine, capace di mettere a segno 15 dei 17 punti di squadra nel primo quarto (11-17 alla prima sirena). Dopo lo shock iniziale i giocatori di Valencia, temprati dalle parole di un Velimir Perasovic a dir poco adirato, annientano Fuenla con un parziale complessivo di 29-15 in cui spiccano i nomi di Doellman e Sato. Alla pausa lunga il tabellone recita 40-32 per i padroni di casa.
Per tutta la seconda metà di gioco non sono sufficienti gli sforzi di Panko e Vargas per riportare la partita in equilibrio, dopo 30’ Valencia è sempre più lontana (57-46). All’inizio dell’ultimo periodo il solito Panko tenta di movimentare un po’ la festa, ma il capitano valenziano Rafa Martinez si inventa due triple importantissime per riportare Fuenlabrada a distanza di sicurezza. Termina 75-62, con Valencia che corona al meglio il raggiungimento della finale di Eurocup.
MVP: Romain Sato = Come già accennato, il vero supereroe di Valencia è Justin Doellman, ma cosa sarebbe Batman senza Robin? Sato mette a referto una doppia doppia importantissima per gli equilibri del match, segnando 13 punti e catturando 10 rimbalzi.
Valencia: Sato 13, Doellman 12, Martinez 10.
TL 9/12, T2 21/41, T3 8/30.
Rimbalzi: 43 (Sato 12)
Assist: 17 (Lafayette 7)
Fuenlabrada: Panko 16, Vargas 13, Feldeine 11.
TL 12/14, T2 19/49, T3 4/13.
Rimbalzi: 36 (Vargas 10)
Assist: 11 (Cabezas 5)
Tuenti Movil Estudiantes – Real Madrid 64 – 71
Il Real Madrid si aggiudica il derby numero 101 della propria storia sconfiggendo un Tuenti Movil che vende cara la pelle soprattutto in difesa.
Nei primi minuti i Blancos vengono sorpresi dall’energia di un Tuenti Movil galvanizzato dai recenti risultati e capace di conludere il primo quarto in vantaggio per 17-15. L’ingresso in campo di Salah Mejri ristabilisce le gerarchie nel pitturato, dopo che nei primi dieci minuti i lunghi del Tuenti Movil avevano fatto ciò che desideravano sotto le plance. All’intervallo il match è comunque ancora tutto da decidere, con gli ospiti in vantaggio di una sola lunghezza: 33-34.
Al rientro dagli spogliatoi, gli spagnoli d’america Fernandez e Rodriguez dilagano con punti e assistenze, condannando i padroni di casa a un parziale complessivo di 10-21, che giustifica il 43-55 con cui inizia l’ultimo periodo. La squadra meno blasonata di Madrid ha comunque il merito di non arrendersi, puntellando la difesa grazie alle stoppate di un positivo Lucas Nogueira, ma gli sforzi nella propria metà campo vengono vanificati dalla freddezza del “Chacho” Rodriguez a cornometro fermo. Il Real continua a scrivere dei record, aggiudicandosi il 101° derby e vincendo la 27°partita in altrettante gare di campionato.
MVP: Sergio Rodriguez = Il “Chacho” gioca poco nella prima metà e la squadra arranca; rientra nel secondo tempo e la stessa squadra dilaga? Coincidenze? No. 14 punti, 7 assist e 4 recuperi sono una prova sufficiente per dimostrare quanto sia importante l’ex Blazers per il Real.
Tuenti Movil: Kuric 16, Banic 15, Nogueira 10.
TL 11/16, T2 19/43, T3 5/15.
Rimbalzi: 31 (Banic 8)
Assist: 13 (Van Lacke 5)
Real Madrid: Fernandez 17, Rodriguez 14, Mejri 12.
TL 14/18, T2 25/28, T3 9/30.
Rimbalzi: 40 (Fernandez 8)
Assist: 15 (Rodriguez 7)
Unicaja Malaga – Bilbao Basket 109 – 74
I mattatori di Milano nell’ultima giornata delle Top 16 di Eurolega concludono la settimana con un’ottima vittoria sul mal capitato Bilbao Basket, trascinati da un Caner-Medley eccezionale.
L’attacco dell’Unicaja nei primi minuti è semplicemente stellare. I ragazzi di coach Plaza partono in quarta con un parziale di 25-9 firmato prevalentemente Caner-Medley, Granger e Toolson. I baschi però, al posto di demoralizzarsi, vengono motivati dall’esorbitante passivo e si rifanno sotto fino al 32-21 della prima sirena. Nel secondo quarto, los hombres de negro segnano addirittura di più, ma non riescono a ridurre lo svantaggio, che rimane quasi invariato. Alla pausa lunga il tabellone recita 53-44 in favore di Malaga.
Il secondo tempo fa la differenza, consentendo all’Unicaja di conquistare la vittoria con il secondo margine più alto della propria stagione. Nell’Unicaja segnano tutti, ma il vero faro in attacco è un Caner-Medley inarrestabile da qualsiasi posizione. Bilbao non riesce più a reagire; German Gabriel, principale motivo per cui i baschi erano rimasti a galla nella prima metà, non ne ha più. Davanti al significativo 81-61 della fine del terzo periodo, quindi, il team di Rafael Pueyo è costretto ad accettare la sconfitta, che arriva, puntuale, con il punteggio balistico di 109-74.
MVP: Nik Caner-Medley = L’americano naturalizzato azerbaigiano vive una serata magica, risultando immarcabile per la difesa basca: 26 punti, 5/6 da due e 4/6 dalla lunga distanza.
Unicaja: Caner-Madley 26, Toolson 13, Granger e Kuzminskas 11.
TL 23/25, T2 31/43, T3 8/28.
Rimbalzi: 39 (Stimac 9)
Assist: 25 (Suarez e Granger 5)
Bilbao: Gabriel 23, Mumbrù 13, Samb 10.
TL 14/21, T2 24/38, T3 4/16.
Rimbalzi: 18 (Gabriel 9)
Assist: 13 (Lopez 4)
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