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Lo sai che… la NBA possiede un rifugio antiatomico?

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La NBA possiede un rifugio antiatomico. Serve a proteggere i giocatori in caso di attacco nucleare? No, è stato pensato per proteggere le immagini più iconiche della storia del basket e tramandarle ai posteri.

Il bunker e le capsule del tempo sono due elementi tipici della filmografia americana. Due cose che anche chi non ha mai vissuto negli Stati Uniti avrà sicuramente visto almeno una volta in tv o al cinema. I rifugi nucleari si sono diffusi ai tempi della guerra fredda quando c’era il timore di un attacco nucleare sovietico ma in molte città degli USA vengono tuttora utilizzati anche per proteggersi dalle calamità naturali. Le capsule, invece, sono pensate per far arrivare anche alle generazioni future degli spaccati della vita attuale.

Concetti che anche la NBA ha fatto suoi, trasponendoli nel bunker che possiede a Flanders, nel New Jersey. Si tratta di una stanza iper-sicura ma non segreta, raccontata nei dettagli da un reportage del The Wall Street Journal, ripreso in Italia da PianetaBasket. La NBA possiede questa “stanza” situata a 15 metri sotto terra e qui ha riposto oltre 50.000 cassette con filmati di giocatori che hanno contraddistinto la sua storia.

75 anni di basket che adesso sono accessibili anche in digitale per gli addetti della lega, che li catalogano e possono visionarli attraverso un sistema crittografato. Curioso, però, che nell’era in cui le tecnologie in cloud prendono sempre più piede, la NBA ricorra ancora all’analogico per salvaguardare la sua storia. Del resto il salvataggio su supporti fisici, custoditi in luoghi del genere, resta ancora oggi l’unico modo per essere certi che la memoria sopravviva a ogni evenienza. L’ennesima dimostrazione di quanto la lega americana sia attenta davvero a ogni aspetto che riguarda il gioco del basket.

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