Okapi Aalstar – Enel Brindisi 86-81
( 18-23; 15-26 ; 22-16 ; 31-16 )
Dopo la pausa All Star Game, per Brindisi si torna al lavoro, stavolta però lontano dal palazzetto di casa: si va al Generali Forum, dove l’Okapi Aalstar ha voglia di rivalsa dopo la sconfitta nella prima giornata. I salentini hanno bisogno di questa vittoria per salire in testa al gruppo e creare un vantaggio contro le altre squadre. Coach Bucchi comincia con Pullen, Denmon, James, Turner e Mays; coach Dean risponde con Tofi, Cummard, Clarke, Lodwick e Braun. I primi minuti sono molto tesi per i pugliesi che tentano molto le soluzioni dall’arco ma con risultati scadenti; i padroni di casa invece cercano più soluzioni affidandosi ai lunghi dentro l’area. La gara comunque è equilibrata con le squadre che dopo 5′ sono sull’8-8: James e Denmon sono i leader di Brindisi, mentre Lodwick è l’uomo chiave per il gioco dei belgi. Poi sull’11-10, Denmon guida un 8-2 di parziale con due triple consecutive e dà ai biancoblu il primo vantaggio della partita. Dreesen ritrascina l’Okapi a -2, ma una nuova bomba di Pullen ristabilisce le distanze per il 18-23 con cui si chiude la prima frazione.
All’inizio del secondo periodo, le difese fanno la differenza concedendo pochi spazi dove attaccare: tuttavia i belgi riescono a rimontare fino al -2 sul 25-27. Bucchi, a questo punto cambia Eric per Mays: l’americano ripaga subito con un gioco da tre punti e una bomba che portano al massimo vantaggio ospite sul +8. Clarke e Kesteloot provano a recuperare lo svantaggio, ma qui viene fuori James: il lungo brindisino domina all’interno dell’area siglando 4 punti consecutivi, poi serve a Pullen la bomba del +11. Nonostante Clarke cerchi di reagire per i suoi, Brindisi ha in mano le redini della gara grazie ad un ottima mira (53% dal campo, con 65% all’interno dell’area dopo 20′) e un dominio a rimbalzo (10-24 all’intervallo), e James chiude con la bomba del 33-49 la prima metà di gara.
Al rientro dagli spogliatoi, le squadre concedono più spazi in difesa ma con gli ospiti a comandare le operazioni di gioco (toccando anche il +19): Clarke e James sono i protagonisti di avvio della frazione, con il playmaker di casa che fa soffrire gli avversari in marcatura e il lungo dei salentini che sotto i tabelloni è davvero inarrestabile stasera. I belgi non riescono a svoltare la gara e a metà frazione sono sul 44-60. Poi la partita si blocca: errori al tiro, falli e palle perse da parte di entrambe le formazioni bloccano il gioco per 3′ riaperto da Cummard e Turner che piazzano una tripla a testa. Bucchi cambia i suoi quattro migliori (Mays, Pullen, James e Denmon) per farli rifiatare e l’Okapi reagisce con un 8-2 di parziale che chiude il terzo quarto sul 55-65.
L’ultimo periodo si apre nel segno di Dreesen: due triple dell’ala belga riaccendono le speranze degli uomini di coach Dean che ora sentono Brindisi vicina. L’attacco dei salentini non produce frutti e sul 61-67, Bucchi chiama timeout per riordinare le idee ai suoi ragazzi. Dopo il timeout è Braun a suonare la carica: con 8 punti consecutivi, la guardia statunitense trascina i belgi fino al -1 sul 69-70 e Bucchi deve richiamare il minuto per scuotere i suoi. Braun però è inarrestabile e dalla lunetta impatta a quota 72 a 4′ dal termine. La partita è infuocata: 5 punti di Clarke e la schiacciata di Braun danno il primo vantaggio ai belgi nella partita. La partita rimane sempre con il vantaggio belga per 80-78 a 1′ dal termine: James sbaglia la tripla del vantaggio e ancora Braun va ad inchiodare il +4 a 30” dal termine. Timeout Brindisi. Nell’azione d’attacco ospite, Haravan sottrae il pallone ad Harper: il 2/2 in lunetta vale la tranquillità. La tripla di Pullen rende il passivo meno pesante: finisce 86-81.
Partita condotta con autorità dagli uomini di coach Bucchi per 28′ poi il black out: la difesa concede troppo spazio soprattutto a Braun (15 punti su 17 solo nel quarto periodo), con la bellezza di 42 punti nei 12′ finali dilapidando il consistente vantaggio di 19 punti. Ma se da un lato vi è un approccio sbagliato da parte della compagine italiana (con James migliore tra le fila biancoblu), dall’altro vi è il merito agli avversari di una rimonta pazzesca soprattutto nel quarto periodo. Ora Brindisi deve reagire: serve un cambio di mentalità.
MVP, Taylor Braun: non ci sono dubbi, è lui il migliore in campo. Dopo tre quarti in silenzio, sbuca nel periodo decisivo con 15 punti su 17 negli ultimi 10′ a cui ci aggiunge 3 rimbalzi e 4 assist. L’UOMO DELLA RIMONTA!
TABELLINI:
Okapi Aalstar: PUNTI: Vermoesen, Tofi 11, Vermoesen, Cummard 12, El Khounchar 2, Dreesen 9, Kesteloot 4, Clarke 22, Lodwick 7, Braun 17, Hanavan 2; RIMBALZI: 24 (Lodwick 7); ASSIST: 15 (Braun 4); TIRI LIBERI: 15/17; TIRI DA 2: 19/35; TIRI DA 3: 11/30;
Enel Brindisi: PUNTI: Pullen 15, Harper 6, James 20, Bulleri, Cournooh, Morciano NE, Denmon 15, Di Salvatore NE, Zerini 2, Turner 7, Mays 11, Eric 5; RIMBALZI: 36 (James 8); ASSIST:13 (Denmon 5); TIRI LIBERI: 15/19; TIRI DA 2: 18/31; TIRI DA 3: 10/31;
BC Astana – Energia Rovinari 113-89
Al Sary-Arka di Astana, i kazaki cercano il riscatto dopo la sconfitta a Brindisi contro i rumeni dell’Energia Rovinari che all’esordio han schiantato l’Aalstar. La gara parte subito nel segno di Glyniadakis che conduce i rumeni subito sul 2-10. La risposta di Johnson, assente all’esordio, non tarda ad arrivare: i padroni di casa, prima riprendono in mano la gara, poi, guidati dal loro playmaker, piazzano un parziale di 25-2 a cavallo tra il primo e il secondo periodo con cui mettono già una pezza importante sulla partita sul 48-22. Il match sembra in cassaforte ma qui viene fuori Darby: l’ala americana guida la squadra assieme a Glyniadakis fino al 57-45 con cui si chiude la prima metà di gara. Nel momento, però in cui gli ospiti tornano a -5, i kazaki riprendono a macinare gioco e chiudono il terzo periodo sul 83-66. Nell’ultimo periodo è Caner-Medley a chiudere i giochi, allungando il vantaggio: i rumeni non si riprendono più, l’Astana vince e raggiunge proprio in rivali in classifica. MVP, Jerry Johnson con una prova monstre da 29 punti e 13 assist.
Per la classifica, cliccate qui
- James Nnaji, nuovo gioiello all’orizzonte per il Barcelona? - 12 Gennaio 2022
- Urban Klavzar è davvero un predestinato? - 24 Dicembre 2021
- Lefteris Mantzoukas, pazienza e duro lavoro per crescere nel Panathinaikos - 12 Dicembre 2021