Nuovo capitolo della saga che sta tenendo banco in Grecia, durante le finali del campionato tra Olympiacos e Panathinaikos. La serie è stata sospesa e nelle prossime ore sarebbe dovuto essere in programma un incontro tra i dirigenti delle due squadre e il Ministro dello Sport, incontro che però probabilmente non avverrà visto che l’Olympiacos ha rifiutato di presentarsi. I due presidenti del club biancorosso, i fratelli Panagiotis e Giorgos Angelopoulos, hanno pubblicato poco fa la seguente nota ufficiale:
L’invito a sedersi allo stesso tavolo con il proprietario ricercato del K.A.E. Panathinaikos, che ha minacciato di violentare una minorenne davanti al padre, viene respinto in quanto inaccettabile. L’unico incontro con D. Giannakopoulos avrà luogo in tribunale.
Chiunque desideri preservare l’ordine pubblico, si preoccupi di proteggere lo sport da coloro che lo violano brutalmente.
L’accusa dell’Olympiacos verso Giannakopoulos è quindi pesantissima: aver minacciato di violentare la figlia minorenne di Angelopoulos. Il presidente del Panathinaikos dopo il match aveva dato una versione praticamente opposta secondo la quale Giannakopoulos sarebbe andato in escandescenza dopo che i tifosi del Pireo avevano preso di mira la sua di figlia minorenne.
Quel che è certo è che la situazione sembra ormai compromessa: il Governo nelle scorse ore aveva minacciato di sospendere le finali in modo permanente se non si fosse trovato un accordo tra i due club, accordo che al momento non pare destinato ad arrivare.
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