Lonnie Walker IV è in NBA da appena una stagione e mezza, nel corso della quale ha fatto intravedere buone cose senza salire alla luce della ribalta con i San Antonio Spurs. Il giocatore era celebre per la sua capigliatura insolita, un afro che però si allungava in verticale sopra la testa. Da oggi quella capigliatura non c’è più: Walker si è rasato quasi a zero, annunciandolo con un post sui social.
Il cambio di look ha offerto al giocatore anche un’occasione per raccontarsi e aprirsi ai fans su una parte non proprio felice della sua vita: l’infanzia, durante la quale Walker ha narrato di aver subito violenze sessuali.
La verità è che iniziai a farmi crescere i capelli in quinta elementare, per me era un sistema di occultamento. Durante l’estate dell’anno di quinta elementare frequentavo più di una famiglia, non ne farò i nomi. Fui vittima di violenza sessuale, stuprato, abusato, addirittura mi ci abituai perché a quell’età non capisci cosa sta succedendo. Ero un ragazzino ingenuamente curioso che non sapeva come fosse il mondo reale. Pensavo che i miei capelli fossero qualcosa che potessi controllare. Potevo plasmarli e creali, sarebbero stati miei. E questo mi dava coraggio. Ma di recente non è stato un bel periodo. Vecchi ricordi mi sono tornati alla mente e i miei demoni mi hanno mentalmente risucchiato… A causa del virus, ho iniziato a guardarmi veramente allo specchio e vedere chi fossi realmente, anche a riflettori spenti. Per farla breve, ho trovato pace e felicità interiore attraverso questo cammino che mi ha dato Dio. Ho perdonato tutti, anche le persone che non lo meritavano. Perché? Perché è un peso morto. Il temo non aspetta nessuno, quindi perché dovrei sprecare tempo dietro questa cosa? Tagliarmi i capelli è stato più di un semplice taglio. I miei capelli erano una maschera, ero io che nascondevo le insicurezze che sentivo in questo mondo, per il quale non ero pronto. Ma ora più che mai: via il vecchio, dentro il nuovo. Ho fatto cadere la maschera mentalmente, emozionalmente, fisicamente e spiritualmente. La vita sarà sempre dura. Bisogna giocare con le carte che ci vengono distribuite e vincere questa mano. E se perdi, non sei mai perso. Questa è la lezione. Staccherò un po’ mentre continuerò a crescere. Sappiate solo che vi voglio bene. Auguro pace, amore e felicità a tutti.