L’ex allenatore di Siena e Milano, Luca Banchi, è stato intervistato dalla sezione sportiva del Quotidiano Nazionale parlando dell’attuale momento del basket italiano, fermato dal Coronavirus e ora di fronte a molti interrogativi riguardo il futuro.
Il coach che aveva iniziato la stagione al Lokomotiv Kuban prima di essere esonerato propone una profonda revisione di tutto il sistema della pallacanestro italiana.
Ecco i passaggi salienti delle sue dichiarazioni.
Per anni questo mondo è stato sul filo del rasoio, adesso va necessariamente rifondato. Bisogna cambiare la struttura della società che devono essere più consistenti e avviarsi verso un progressivo auto finanziamento: per farlo bisognerebbe tornare al dilettantismo, avere un regime fiscale diverso per lo sport e dare incentivi a chi investe. La Virtus Bologna e l’Olimpia Milano sono due club modello perché portano campioni che aumentano l’interesse per il campionato ma non tutti hanno le loro stesse possibilità perciò sarebbe inutile tentare di copiarle. Le squadre devono lavorare sui propri territori con iniziative mirate e far crescere i giocatori locali in cui il pubblico possa riconoscersi, mi auguro che le società rispecchino la voglia di riscatto di tutto il Paese dopo l’emergenza. Non credo che qualcuno possa sentirsi defraudato di uno scudetto o di una promozione, conosco bene i sacrifici quotidiani ma si decide tutto nei playoff perciò non c’è stato alcun torto. Sarebbe importante creare delle seconde squadre come accade in Germania, con interscambi liberi fra la realtà principale e quella secondaria in una serie minore perché i giovani crescono solo giocando.
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