Emergono dettagli e aneddoti sulla firma di LeBron James con i Los Angeles Lakers. Le parti si sono incontrate appena possibile, vale a dire alle 21 (orario di LA) del 30 giugno, appena è stato dato il via alla free agency, presso la dimora losangelina del giocatore. Secondo quanto rivelato da Mike Bresnahan di Spectrum Sports, Magic Johnson avrebbe aspettato un’ora in macchina prima di incontrare LeBron, essendo arrivato in ampio anticipo sul luogo dell’incontro. Meglio in anticipo che in ritardo, d’altronde.
Il presidente dei Lakers in passato era già stato multato per tampering, ovvero per aver avviato un principio di corteggiamento in un periodo non consentito dalle regole NBA, con Giannis Antetokounmpo. Si sarà dunque guardato bene dal correre il rischio di mettere piede in casa James alle 20.59. Il sì di LeBron sarebbe arrivato poi il giorno successivo al telefono.
Magic Johnson told @SpectrumSN he arrived an hour early for his 9:01 pm meeting with LeBron on June 30 in Los Angeles.
“I was going to sit outside for an hour until it was my time to go up to his home,” Johnson said.
— Mike Bresnahan (@Mike_Bresnahan) July 10, 2018
Magic ha inoltre raccontato a ESPN di non aver voluto impostare un discorso sulla gloriosa storia dei Lakers durante l’incontro del 30 giugno:
Non aveva bisogno di sentirlo. Sapeva già tutto della squadra, forse meglio anche di me. Mi ha elencato il roster… Conosceva ogni singolo giocatore, i punti di forza e di debolezza della nostra squadra.
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