Mark Cuban rivela la “parte difficilissima” della ripresa dell’NBA durante questa pandemia

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Mentre il mondo continua a far fronte alla crisi in corso dovuta al COVID-19, Donald Trump ha riunito un gruppo di importanti membri della comunità imprenditoriale al fine di approfondire argomenti relativi alla riapertura dell’economia degli Stati Uniti. Sono stati coinvolti tutti i principali commisioner sportivi, tra cui anche Adam Silver, il commisioner MLB Rob Manfred, il commisioner NFL Roger Goodell e molti altri. Tra gli invitati c’era anche Mark Cuban dei Dallas Mavericks, il quale ha espresso le sue preoccupazioni per il ritorno della NBA in una recente intervista con TMZ.

Mark Cuban ha affermato in un’intervista che la parte difficile sarà avere i tifosi presenti alle partite quando la loro sicurezza è tutt’altro che garantita con un virus altamente contagioso che devasta il mondo intero:

“Quando le persone si sentiranno abbastanza sicure da partecipare a grandi incontri? Sarà difficile iniziare con 25 persone e lo sarà ancora di più portarne 15.000. Dovremo solo rimandare agli scienziati, ai dottori che ci diranno cosa dobbiamo fare per rimettere in piedi le arene per poter accettare le persone e far sì che questi tifosi possano tornare a vedere le gare dal vivo”.

Cuban ha continuato dicendo che, se i giocatori si rifiuteranno di scendere sul parquet a meno che non indossino maschere, è probabilmente troppo presto per far ripartire le leghe sportive.

Francamente, questa malattia è troppo imprevedibile e troppo mortale per meditare sul ritorno delle leghe sportive mentre il virus continua senza sosta, non importa quali siano i capricci di qualsiasi proprietario sportivo o politico.

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