Mark Cuban senza mezze misure: “Odom la peggiore scelta della mia vita”

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Mark Cuban commenta aspramente Lamar Odom, suo colpo estivo nel lontano 2011, rivelatosi un totale flop…

Lamar Odom con la maglia numero 7 dei Mavs, di certo non la sua preferita.
Lamar Odom con la maglia numero 7 dei Mavs, di certo non la sua preferita.

Mark Cuban, proprietario dei Dallas Mavericks, personaggio diretto ed estroverso, è tornato a parlare della breve esperienza di Lamarvelous in Texas, che ha di fatto dato il via al declino dell’ex-campione NBA. Acquistato via trade dai Lakers nel lontano 2011 in cambio di una scelta tra le prime venti e una trade exception, l’allora sesto uomo dell’anno ha deluso le grandi aspettative che si erano create attorno al suo nome.

Mark Cuban critica Lamar Odom.
Mark Cuban critica Lamar Odom.

Proprio Mark Cuban è tornato a parlare del suo ex-numero 7, non certo in modi amichevoli. Il proprietario dei Mavs ha definito l’acquisto di Odom la sua peggior decisione di sempre, sia dal punto di vista professionale che da quello personale. Ma cosa ha spinto Cuban ad andarci giù così pesante? Rinfreschiamoci la memoria…

La stagione 2010-2011 aveva visto Dallas vincere il proprio primo titolo in finale contro i Miami Heat, ma la post-season era stata disastrosa per la dirigenza del Texas. In un’estate travagliata i Mavs avevano perso molti dei giocatori risultati fondamentali nella corsa alle Finals, adescati da franchigie più ricche e blasonate. Per sopperire alle partenze illustri, Mark Cuban aveva impostato la campagna acquisti nel tipico stile-Mavericks, ovvero tentando l’assalto alle superstar, ma finendo per firmare veterani in calo. Sfumato il sogno Anthony già durante la regular season, quando il talento dei Nuggets si era accasato a New York nella trade che portò in Colorado il nostro Danilo Gallinari, Cuban aveva virato su giocatori di grande esperienza quali Vince Carter e, appunto, Lamar Odom.

Se Carter era riuscito a dare una mano nonostante si trovasse già in una netta parabola discendente, Odom si era rivelato il grande flop della stagione. 6.6 punti, 4.2 rimbalzi e un misero 25% dall’arco non erano abbastanza per quello che ai tempi era considerato uno dei migliori stretch-four della lega. Non a caso, al termine della stagione l’ormai “ex-Lamarvelous”, entrato nei suoi anni bui, fu ceduto ai los Angeles Clippers, suo primo ed ultimo team di NBA.

Lamar Odom non gioca a basket a livelli professionistici da un anno.
Lamar Odom non gioca a basket a livelli professionistici da un anno.

L’ultima esperienza di Odom su un campo di basket professionistico è stata in Spagna, sponda Caja Laboral. Accolto dal pubblico basco come una scommessa molto intrigante, se non addirittura come un giocatore capace di spostare gli equilbri nonostante le molte primavere sulle spalle, Odom ha deluso ancora una volta le aspettative. Complice un infortunio avvenuto poco dopo il suo esordio, Lamar ha dovuto rescindere il contratto prima del tempo, deludendo le centinaia di supporters che avevano assaltato il botteghino per comprare la sua maglia e mettendo di fatto fine alla sua carriera di giocatore di basket.

Tifosi di Cantù, vi fischiano le orecchie?

Niccolò Armandola

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