Matt Barnes: “Non mi sento un campione NBA, non ho nemmeno l’anello del 2017”

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Matt Barnes nella sua lunga carriera ha giocato per molte squadre, lasciando spesso il segno come role player: nel 2017, alla sua ultima esperienza in NBA, era riuscito anche finalmente a vincere il titolo NBA con i Golden State Warriors, squadra di cui aveva indossato la maglia già diversi anni prima, tra il 2006 e il 2008.

Durante l’ultimo episodio di All The Smoke, il podcast che Barnes conduce insieme a Stephen Jackson, il 40enne ex Lakers e Clippers ha ammesso però di non considerarsi un campione NBA, addirittura dichiarando di non avere a casa neanche l’anello vinto nel 2017 con gli Warriors.

Saluto Raymond Ridder, il miglior esperto media, mogul dei Golden State Warriors: l’anello è ancora nel suo ufficio. Non lo considero un titolo vinto. Firmai per gli Warriors quando Durant si infortunò, iniziai a giocare costantemente 20-25 minuti. Poi, nella partita in cui tornò in campo KD, mi infortunai, circa una settimana prima dei Playoffs che quindi non giocai. La peggior distorsione alla caviglia della mia vita. Non tornai a disposizione fino alla fine del secondo turno, quando la squadra era già 8-0. Essendo un veterano, sapevo che non avremmo cambiato le rotazioni quindi non era una cosa che mi aspettavo. Sapevo che mi sarei seduto in panchina, sarei stato un super veterano, avrei caricato quei figli di p*****a dei miei compagni, avrei parlato con chi ne avrebbe avuto bisogno e mi sarei goduto il resto dell’avventura. Ma non ho sudato, non ero in campo al fianco degli altri ragazzi. Non ho dovuto marcare LeBron. È stato un viaggio gratis ed ho avuto un anello gratis.

Barnes giocò un totale di 9′ nelle Finals 2017, praticamente sempre nel garbage time.

Francesco Manzi

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