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Matt Rizzetta racconta la nuova Napoli ai microfoni di SmallBall081!

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Il Napoli calcio vive il momento cruciale della lotta scudetto, in settimana l’annuncio dell’Americas Cup nel golfo partenopeo, evento sportivo velico di importanza storica mondiale, la nuova proprietà americana targata Matt Rizzetta della Napoli Basketball inizia a muovere i suoi primi passi per allestire una struttura societaria innovativa e ricchissima di progetti ambiziosi su più fronti. A Napoli, dunque, lo sport vive un momento assolutamente florido.

Il N.1 della North Sixth Group Matt Rizzetta è stato intervistato ai microfoni di SmallBall081, trasmissione vicina all’ambiente partenopeo da diversi anni, parlando con grande chiarezza sull’idea imprenditoriale che intende seguire e i punti strategici fondamentali per tendere a un modello che si fonda su due concetti chiave: la competitività e l’auto – sostenibilità.

LA MOTIVAZIONE DELLA SCELTA NAPOLI

Sarà un business, un’impresa. Ma un’impresa di cuore, passione e correttezza“.

Matt Rizzetta ha in pancia nel proprio gruppo societario una pluralità di compagini del mondo sportivo. In Italia è da qualche anno proprietario del Campobasso calcio, con cui ha conseguito già due promozioni (arrivando fino alla serie C) e un’ottima impressione trasmessa alla tifoseria locale. Ogni situazione ha un suo contesto e una sua dimensione, questo è chiaro, e sembra altrettanto chiaro anche al neo-patron. Non proclami di gesta impossibili, ma solide realtà da costruire per portarle alla massima espressione delle proprie potenzialità.

LA CONFERMA SUL RUMOR JAMES LAUGHLIN

La notizia su un possibile ingresso in società nel ruolo di GM di James Laughlin è rimbalzata nella giornata di ieri. Rizzetta ha confermato la concretissima possibilità di avere una personalità del genere nel ruolo di General Manager della sua Napoli, ribadendo però che non c’è ancora l’ufficialità.

Laughlin è un profilo interessantissimo, per anni nello staff tecnico di franchigie NBA del calibro di Golden State Warriors e New Orleans Pelicans (in quest’ultima nel ruolo di capo staff allenatori). Giovane e fresco di idee cestistiche moderne, con la sua rete di relazioni internazionali – soprattutto nel mondo americano – può essere un ponte per l’approdo in Campania di giocatori di un certo livello.

Nel ruolo di coach sono rimbalzati già tre nomi: Jay Larranaga, Bob Donewald Jr. e Francesco Cavaliere (coach in seconda da diversi anni).

INNOVAZIONE GESTIONALE:  IL NAPOLI BASKET COME RIFERIMENTO EUROPEO NEGLI U.S.A.

Bilanciamento tra internazionalità del progetto e la potenzialità del territorio. Sul secondo punto, in particolare, esprime una forte aspettativa sulla capacità recettiva di una piazza come Napoli, “tra le più importanti metropoli al mondo”, con l’obiettivo di aumentare fin da subito la vicinanza del popolo alla squadra, come fatto a Campobasso con il progetto “una squadra, una regione“.

A New York vivono migliaia di italiani con origini nel Sud Italia. La strategia di espansione del brand Napoli Basketball riguarderà sinergie con scuole di basket americane e parternship con Fan Club – anche del Napoli calcio – negli U.S.A., nonché attività commerciali di matrice italiana. Accesso, dunque, a un mercato extra-italiano che può produrre introiti da reinvestire in società per aumentarne il volume dimensionale.

La NBA ha lanciato, in sinergia con la FIBA, il progetto Nba Europe, destinato tra qualche anno a ricevere l’eredità dell’Eurolega, sistema in sofferenza economica ormai da troppi anni e con sempre meno margini di guarigione.

L’acquisizione del Napoli Basket da parte di Matt Rizzetta si sposa alla grande in tale contesto, senza nascondere l’obiettivo di portare in futuro la piazza ad essere tra le più rilevanti del basket europeo. Una città bella e passionale, cavallo di battaglia per attrarre l’interesse di mercati internazionali. Ma soprattutto, “Napoli può diventare la squadra che può rappresentare il popolo americano in Europa, la squadra europea tifata dal tifoso americano”.

L’errore da evitare? Mai dimenticare le radici della piazza.  

SHAQUILLE O’NEAL COME COLONNA DEL NUOVO MARKETING?

Il marketing sarà gestito interamente negli USA e il principale testimonial potrebbe essere SHAQUILLE O’NEAL, sui cui Rizzetta non si è espresso ma non ha dato neanche smentite. Saranno coinvolti nel progetto marketing diverse personalità che hanno lavorato per franchigie NBA in passato. Una visione imprenditoriale a 360 gradi portata in un mondo, quello della pallacanestro, ancora molto acerbo e ancorato a sistemi gestionali vetusti.

Progetto a lungo termine, ma nell’immediato cosa si vedrà?

La crescita sarà graduale, ma l’obiettivo minimo della prossima stagione sarà raggiungere i play-off. Ad ogni buon conto, Rizzetta parla di sostenibilità come presupposto fondamentale. Chiaro ed evidente riferimento ad altri modelli, come quello di Antonini a Trapani, che non saranno seguiti. Una realtà ambiziosa e sostenibile, un reinvestimento delle risorse per crescere ogni anno, con la chiara prospettiva di raggiungere i palcoscenici europei importanti. In Eurolega ci sono costi elevatissimi e un partner mediatico che non garantisce ricavi da diritti televisivi sufficienti, questo è il motivo per cui in ottica futura la Napoli Basketball potrebbe essere molto più vicina al progetto Nba Europe che a quello Eurolega.

Napoli è una città meravigliosa. voglio guadagnare il rispetto del popolo napoletano con i fatti e i risultati sportivi.”, la frase con cui il n.1 azzurro termina l’intervista.

Tutto molto chiaro nelle idee e nelle intenzioni. Si apre a Napoli uno scenario cestistico interessantissimo sia per la città che per l’intero mondo della pallacanestro italiana.

L’intervista integrale al presente link: https://www.youtube.com/watch?v=G7uKVcMpHvA

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Andrea Lambiase

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