Mauri: “Gerasimenko ci deve più di un milione di euro”, Terzolo: “I soldi del russo? Mai arrivati”

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Si scatena ancora una volta la polemica attorno alla figura controversa di Dmitry Gerasimenko: il magnate russo, dopo aver abbandonato la barca Cantù, è approdato su quella dell’Auxilium Torino, scatenando non poche reazioni negative nel mondo della pallacanestro, culminate con la decisione della Legabasket di estromettere la società piemontese dal prossimo campionato di Serie A.

A seguito dell’assemblea di Lega, dove il presidente Bianchi ha definito la decisione “dolorosa ma necessaria”, è intervenuto Andrea Mauri, nuovo dirigente della Pallacanestro Cantù, che, in chiusura di un intervento durato 15 minuti, si è scagliato contro Gerasimenko, accusandolo di avere dei debiti con Cantù che ammontano a più di un milione di euro: “Quindi noi che ancora dobbiamo avere più di un milione da Gerasimenko diventiamo soci di Torino? Pagate voi i nostri dipendenti? Noi, nelle difficoltà, abbiamo sempre lavorato in silenzio senza mai rispondere agli attacchi e non ci mettiamo di certo a farlo ora contro Torino: ci auspichiamo che il club possa risollevarsi in fretta, sappiamo bene cosa stanno passando, per averlo passato anche noi. Però abbiamo anche constatato che hanno ricevuto dei fondi, mentre noi abbiamo ancora dei debiti lasciati da Gerasimenko“.

A parziale risposta di queste parole, sono arrivate le dichiarazioni di Paolo Terzolo, leader della cordata torinese, che afferma che i soldi di Gerasimenko ancora non sono arrivati, e che la ricapitalizzazione dell’Auxilium è avvenuta tramite fondi di imprenditori locali e dello stesso Antonio Forni: “Se i suoi soldi non si materializzeranno, la Legabasket avrà preso una posizione totalmente fuori contesto: sinceramente, non so se vedremo mai quei soldi, se questo sarà lo scenario finale, le perdite non saranno coperte e la vecchia proprietà deciderà il da farsi“.

Secondo quanto riporta La Stampa, Gerasimenko avrebbe dovuto versare 450.000€ nelle casse del club che, aggiunti alle cifre messe da Forni e da altre forze locali, sarebbero serviti per arrivare ai 2 milioni di euro utili per la ricapitalizzazione e per il ripianamento dei debiti. Ma ad oggi quei soldi non sono mai arrivati.

Francesco Manelli

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