A cavallo tra la fine degli anni Novanta e il Duemila Gianmarco Pozzecco e Maurizia Cacciatori erano una delle coppie più famose d’Italia. Altri tempi, quando il basket italiano aveva appeal, grazie allo spettacolo sul parquet ma anche fuori dal campo per merito di tanti personaggi, come il Poz, che riempivano le pagine dei rotocalchi.
Fra i due una storia molto curiosa, culminata con un matrimonio annullato all’ultimo. A distanza di 20 anni la Cacciatori, una delle pallavoliste più forti della storia, racconta diversi retroscena. Le nozze saltate, la gelosia di Pozzecco durante i giochi di Sidney, le avventure con Andrea Meneghin e un pronostico sul percorso del Poz alla guida della Nazionale.
A Gianmarco voglio ancora un mondo di bene, evitando quel matrimonio gli ho salvato la vita. Stavamo insieme da diversi anni ma non dovevamo sposarci. Eravamo divertenti e spiritosi ma la famiglia è una cosa diversa. Abbiamo restituito i regali ma con diversi errori, chi ci aveva spedito una lampada magari si è ritrovato un vaso e non li abbiamo neanche resi tutti, che figura! Durante le Olimpiadi di Sydney uscì che avevo storielle con lo spadista Paolo Milanoli e alcuni giocatori di hockey, tutte bufale ma quando sono tornata è scoppiato un casino, al Poz ho dato mille spiegazioni e non si convinceva, ma avevo le compagne come testimoni.
Andrea Meneghin? Un grande amico di Gianmarco, anche con lui ne abbiamo fatte di cavolate, una volta tirammo delle noccioline ad Alberto Sordi. Ci sono state discussioni ma eravamo puri e veri, gli atleti devono scatenare passioni ed emozioni. Sono convinta che Gianmarco farà bene come ct, sa valorizzare i giovani e trascinarli, i ragazzi di oggi hanno un potenziale enorme, non sono d’accordo con chi li vede tristi e spenti.
Fonte: Il Corriere della Sera
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