Max Menetti racconta la vittoria in Supercoppa: “Il nostro segreto..”

Home Serie A News

 

Menetti è alla sesta stagione consecutiva alla guida dei biancorossi
Menetti è alla sesta stagione consecutiva alla guida dei biancorossi

Max Menetti, fresco vincitore della Supercoppa Italiana 2015 al timone della sua Grissin Bon Reggio Emilia e premiato come miglior allenatore della kermesse torinese, si racconta al Resto del Carlino e lo fa scrivendo direttamente di sua mano.

Nelle sue parole il coach reggiano spazia fra passato e presente di quella che è la realtà biancorossa, ringraziando tutti coloro che hanno preso parte a questa vittoria, svelando il piccolo segreto della Sua squadra.

 

 

ECCOMI… cercare di trovare parole che possano esprimere la mio,nostra emozione, la felicità per aver scritto un’altra stupenda pagina non solo della mia camera, ma della storia del nostro club e della nostra citta. Si, perche con l’umiltà che ci contraddistingue e rende noi reggiani unici posso dire che quello di domenica sera è il “nostro scudetto”. Maturato, cresciuto e nato dopo una finale persa nel modo clic puilroppo tutu ricordiamo. Lo è perché una sconfitta di quel genere avrebbe potuto creare iatture, crepe e dubbi… Al contrario siamo riusciti a creare, in tre mesi, un’energia positiva e fantastica, perché la nostra storia dice che abbiamo fatto cose stupende punendo spesso da momenti di difficoltà o dalle delusioni. E quella gara-7 persa con Sassari non è stato un punto di arrivo ma uno di partenza avendo alle spalle una maggiore esperienza e maturità. Pur avendo poco tempo a disposizione, nell’ultima settimana avezo percepito che eravamo sulla strada giusta. Di questo devo anche ringraziare l’amico Brenna Speroni che nella sua vecchia officina di Castelnovo Sotto ha tenuto a battesimo il nuovo gruppo con la prima cena reggiana. Proprio in quella occasione ho percepito che i nuovi si stavano già calando nella nostra realtà e in una mentalità di grande ambizione ma costruita con la semplicità dello stare insieme come una famiglia. La naturalezza e spontaneità dei nostri festeggiamenti me lo ha confermato: eravamo animali a Torino con l’atteggiamento e le motivazioni giuste e di questo sono contento per i miei ragazzi. Da Rimas ad Adam.E il momento di guardarsi un attimo indietro e il nostro recente passato dice che abbiamo fatto tre finali in tre anni… Due vinte e una persa, a dimostrazione del fatto che stiamo continuando a crescere e cresciamo al massimo livello del nostro basket. Non dimenticando mai da dove “veniamo” e questa deve continuare a essere una delle nostre forze.’!.’ La consapezvlezza e il desiderio di voler rivivere serate come quelle di Torino ci deve dare ora lo forza di avere la carica e le motivazioni per continuare a fare bene da oggi in poi sapendo che al nostro fianco abbiamo un popolo biancorosso ringiovanito, cambiato, ricaricato da questi ultimi anni. Un popolo che ha saputo tramutare le attese, le negatività e le pressioni, in passione, calore e amore per lo fantastica PR. Un popolo orgoglioso della nostra Reggianita ed identità. Chiudo ringraziando tutti… Un abbiacelo al patron Landi unico vero artefice dell’era d’oro dello sport reggiano, al vecchio “Pres”Ivan e al nuovo Presidente Licia… Ad Alessandro che spesso esce allo scoperto proprio quando sarebbe più comodo fare un passo indietro. Allo staff da Fio, che parla poco ma e una delle basi del nostro modo di essere, fino a Unibi: uno staff che sono orgoglioso di dire e una famiglia vera e in famiglia stai sempre bene e sei a tuo agio. E ringrazio tutti voi che ci state spingendo a fare cose di cui tutti noi a andremo orgogliosi per sempre.

Marco Fontanesi

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.