Memories of Busts: Robert Traylor, “The Tractor”

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24 giugno 1998, General Motors Place, Vancouver, il Draft NBA torna in Canada a pochi anni dall’ultima volta (1995). La location sarà particolare quanto la stagione che seguirà, quella 1998/1999, “dimezzata” dal primo lockout della storia della NBA e privata del suo evento più spettacolare, l’All-Star Game. Si tornerà a giocare solamente a febbraio e saranno i San Antonio Spurs a trionfare nelle Finals, portando a casa il primo titolo di franchigia. Il Draft 1998 non è particolarmente ricco di talento, tuttavia, dopo la scellerata scelta di Michael Olowokandi alla #1, da parte dei Los Angeles Clippers, entreranno nella scena NBA giocatori come Mike Bibby (#2 Vancouver Grizzlies), Raef LaFrentz (#3 Denver Nuggets), Antawn Jamison (#3 Toronto Raptors) e Vince Carter (#5 Golden State Warriors). I Dallas Mavericks hanno la pick numero 6 e la spendono per Robert Traylor, centro imponente di 204 cm per 140 kg, soprannominato “The Tractor” per la sua stazza fuori dal comune e sopra la media. Il GM dei Mavs non è però convinto della sua scelta, è infatti parecchio interessato a un biondino tedesco sbarcato a Milwaukee con la #9; immediatamente Dallas organizza una delle trade più squilibrate della storia del Draft, spedisce il Tractor  ai Bucks e riceve in cambio Dirk Nowitzki, futuro MVP nel 2007 e MVP delle Finals nel 2011. All’inizio nessuno pensò che i Bucks si fossero clamorosamente suicidati, Traylor era infatti un giocatore di tutto rispetto a livello collegiale: McDonald All-American nel 1995, insieme con Kevin Garnett, Paul Pierce e Vince Carter, MVP del National Invitation Tournement nel 1997 e trascinatore della University of Michigan con 16.2p e 10r di media, guidando i Wolverines fino al secondo turno del torneo NCAA. A Milwaukee tuttavia, si rendono immediatamente conto che il problema principale del Tractor è la condizione fisica: Traylor combatterà infatti contro il proprio peso durante tutta la sua carriera. La prima stagione NBA mette in evidenza tutti i suoi limiti, 5.3p e 3.7r in appena 16 minuti a match; i Bucks non sono convinti, ma decidono di dargli un’altra possibilità per riscattarsi. La stagione 1999/2000 andrà anche peggio, 3.6p, 2.6r per allacciata di scarpe, il minutaggio crolla ad appena 10 minuti a partita e a Milwaukee si rendono conto di avere per le mani un bidone clamoroso. Verrà spedito a Cleveland nella stagione successiva, ma i Cavs non sono ancora quelli di Lebron James, bensì la versione perdente dei primi anni 2000. In 50 partite Tractor metterà a referto 5.7p e 4.3r giocando la sua stagione migliore.

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Nella off-season verrà mandato agli Charlotte Hornets, dove non impressionerà, mantenendo medie a dir poco imbarazzanti: 3.7p e 3.1r. Gli Hornets tuttavia non lo cedono, anzi lo tengono nel roster e nelle due stagioni successive Traylor delizierà il pubblico di New Orleans (città dove la squadra si era trasferita), tenendo un livello di gioco e di prestazioni pessimo. Nell’estate 2004 sembra non esserci più posto in NBA per Traylor, tuttavia i Cavs lo richiamano, firmandolo per una sola stagione che il Tractor chiuderà con 5.5p e 4.5r di media. Sarà la sua ultima apparizione in NBA, nell’estate del 2005 verrà infatti sottoposto a un intervento chirurgico all’aorta, ma nonostante tutto riuscirà a tornare e firmare un contratto per la stagione successiva con i New Jersey Nets, dai quale verrà però tagliato subito per non aver superato le visite mediche. Il Tractor, scaricato dalla NBA, fa così le valigie e inizia il proprio pellegrinaggio in giro per il mondo: giocherà 6 partite in Spagna con il Gestiberica Vigo, quindi si trasferirà a Porto Rico, firmando con i Santurce Crabbers per la stagione 2007/2008. L’anno successivo la squadra turca Antalya Kepez Belediyesi gli darà una possibilità, ma in 28 partite Traylor non convincerà appieno, venendo spedito in Italia al NSB Napoli, dove giocherà appena 7 match. Tractor farà nuovamente le valigie e tornerà a Porto Rico, dove giocherà per i Vaqueros di Bayamon prima di tentare l’avventura in Messico con i Halcones UV Xalapa. Nel 2011 sbarcherà nuovamente ai Vaqueros de Bayamon dove rimarrà fino al 26 aprile 2011, data della sua ultima partita. La carriera del Tractor è stata sicuramente condizionata dai continui problemi di peso che ne hanno limitato grandemente la mobilità e l’incisività in campo, inoltre, Traylor era costretto a convivere con il “fantasma” di Nowitzki, con il quale era sempre stato messo a confronto fin dalla notte del Draft: paragone a dir poco impietoso.

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L’11 maggio 2011 Robert Traylor verrà colpito da un infarto mentre stava parlando al telefono con la moglie nel suo appartamento di Isla Verde a Porto Rico, morirà immediatamente e verrà ritrovato poco dopo dalle forze dell’ordine allertate dalla stessa moglie. Tractor ha chiuso la sua carriera NBA 4.8p e 3.7r di media, non verrà ricordato come un dominatore del pitturato, tuttavia non sarà mai dimenticata la sua voglia di mettersi in gioco e soprattutto il suo amore per questo sport, nonostante la mole, il peso, i problemi di salute.

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