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Meo Sacchetti: “Al diavolo i tuttologi, i medici decideranno se si potrà tornare in campo”

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Il coach della Nazionale e della Vanoli Cremona, Meo Sacchetti, ha parlato delle prospettive di ripartenza del basket in questo momento di stop forzato a causa dell’emergenza Coronavirus.

Ecco un estratto delle sue dichiarazioni raccolte da La Gazzetta dello Sport.

Ci piacerebbe riprendere il campionato e giocare il Preolimpico perché sarebbe un messaggio positivo ma non si deve giocare a tutti i costi, la decisione non spetta al CIO né alla Federazione ma solamente alla scienza, ci diranno gli esperti se e come tornare in campo. Ciascuno dovrebbe parlare solamente di ciò di cui ha competenza, altrimenti stia zitto: i tuttologi mi mandano in bestia. Ricominciare sarebbe strano, magari con roster rivoluzionati e una condizione fisica precaria, ma se ci fosse la possibilità dovremmo farlo senza porci troppe domande.

Successivamente Sacchetti ha illustrato la situazione della sua Cremona e ha parlato delle condizioni del presidente Aldo Vanoli, ancora ricoverato in ospedale.

Abbiamo dato a tutti i tesserati la facoltà di tornare a casa, spero di rivedere i ragazzi anche perché non siamo ancora riusciti a fare la grigliata tutti insieme. Se qualcuno decidesse di non tornare non me la prenderei, la salute viene prima di tutto, non mi permetto di giudicare su scelte così personali, ho sentito troppe persone pontificare senza averne diritto. Il presidente l’ho sentito ieri, a volte si aiuta ancora con il respiratore ma mi sembra che stia meglio.

Infine un messaggio al personale sanitario in prima linea in questi giorni.

Quando si parla di queste persone mi commuovo, qui a Cremona si sentono di continuo le ambulanze e il personale sanitario rischia la vita quotidianamente, anzi purtroppo due di loro l’hanno persa. Provo un’immensa gratitudine, i veri eroi sono loro, non gli sportivi.

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