Meo Sacchetti alla Gazzetta: “Siamo un grande gruppo ma non l’anti Milano. Modello? L’Atalanta di Gasperini”

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Mantiene i piedi per terra Meo Sacchetti, tecnico della Vanoli Cremona che domenica ha guadagnato il secondo posto trionfando nell’ultima casalinga contro la Reyer Venezia. Il coach, nella lunga intervista di Andrea Tosi per la Gazzetta, si è voluto focalizzare sul percorso fatto, sui suoi ragazzi e sugli avversari che incontrerà nella corsa al titolo.

SECONDO POSTO: «Un obiettivo che ad inizio stagione non era minimamente immaginabile. Tutti i pronostici dei media specializzati ci davano in fondo alla classifica e il nostro traguardo allora era solo la salvezza, perché eravamo un gruppo nuovo che non si conosceva. In corso d’opera, soprattutto dopo la Coppa Italia, è cresciuta la nostra autostima e la consapevolezza nelle nostre qualità. […] La squadra ha saputo cogliere l’opportunità che le passava davanti di centrare il grande risultato».

CREMONA E I SUOI RAGAZZIÈ un gruppo che sta bene insieme, uno dei migliori che abbia mai allenato. mi ricorda la Dinamo del 2013. […] Wes Saunders si è rivelato un giocatore totale, al di sopra di ogni aspettativa. Sa coprire 4 ruoli, creare dal palleggio e difendere forte. E voglio sottolineare i progressi di Mathiang. Andrew (Crawford, candidato al titolo di MVP della stagione regolare) ha confermato tutte le sue qualità di realizzatore, è un terminale offensivo molto diverso da Saunders».

 

GLI AVVERSARI: «Sulla carta, Olimpia e Reyer, nel pieno del loro potenziale, restano le due squadre più forti. Noi dobbiamo fare come in Coppa, sfruttare i loro eventuali passaggi a vuoto rimanendo coi piedi per terra. Restiamo umili, ma siamo ambiziosi. […] Pozzecco ha portato entusiasmo in una squadra già molto competitiva. E ha vinto lo scetticismo di tutti coloro che hanno storto la bocca quando il presidente Sardara l’ha chiamato in Sardegna. Ai playoff Sassari sarà la mina vagante. […] Oggi le squadre che giocheranno i playoff possono sperare di fare il colpo. Milano non è stata sempre convincente».

SCUDETTO E MODELLO ATALANTA: «Non ritengo che Cremona abbia la forza per vincerlo. I playoff sono un altro campionato, tutto si resetta. Adesso non voglio guardare oltre a gara-1 dei quarti, qualunque avversario troveremo. Sono curioso di vedere come approcceremo quelle partite. […] Dobbiamo giocare senza paura, anzi con la gioia di avere centrato un obiettivo non preventivato. Spesso ci dimentichiamo che il basket è un gioco e dobbiamo avere il piacere di praticarlo come tale. Un modello? Faccio un paragone calcistico: la mia Cremona è l’Atalanta del basket. […] Nello sport è bello vedere una squadra che gioca bene e vince. Perché non sempre succede. L’Atalanta ci riesce e magari, glielo auguro, andrà in Champions League. Il nostro Papu Gomez è Travis Diener».

TANJEVIC: «La sua è stata una scelta dovuta a motivi personali. Con Boscia ho avuto molti confronti, io per natura ascolto tutti, ma alla fine faccio sempre di testa mia»

 

Mario Puggioni
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