Il commento in conferenza stampa del coach dell’Italia, Romeo Sacchetti, dopo la sofferta vittoria su Porto Rico, nell’ultima gara degli Azzurri al Mondiale.
Nell’intervallo ci siamo parlati: non volevamo che questo gruppo fosse ricordato per la peggiore sconfitta della Nazionale ai Mondiali. I ragazzi hanno dimostrato orgoglio con un’ottima difesa che ci ha consentito di rientrare, abbiamo giocato 25 minuti che non sempre bastano a questi livelli. La testa c’è altrimenti non vinci partite come questa, contro avversari che corrono, hanno voglia e acquisiscono fiducia. Tanti demeriti in avvio ma il merito di aver rimontato grazie all’ottimo contributo della panchina con Abass, Tessitori e Filloy. Rammarico per non averli impiegati maggiormente con la Spagna? Con il senno di poi è facile giudicare. Io sono un sentimentale, mi lego ad alcuni giocatori e li vedo più forti di quanto sono in realtà, è un mio difetto. Non siamo fra le prime otto e questo ci rende delusi ma arrivare undicesimi è meglio che essere sedicesimi, ora torniamo a casa, per pensare al futuro è presto. Non mi aspettavo un livello di fisicità così alto, che stazza e forza contassero così tanto. Per crescere è importante che i giovani italiani trovino spazio, che mettano in difficoltà gli allenatori per meritare più spazio, che lavorino duro senza accontentarsi. Devono essere ambiziosi e confrontarsi con altre realtà come hanno fatto Flaccadori, Polonara e Michele Vitali.
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