Meo Sacchetti: “Non mi aspettavo che la fisicità contasse così tanto al Mondiale”

Home Nazionali World Cup 2019

Il commento in conferenza stampa del coach dell’Italia, Romeo Sacchetti, dopo la sofferta vittoria su Porto Rico, nell’ultima gara degli Azzurri al Mondiale.

Nell’intervallo ci siamo parlati: non volevamo che questo gruppo fosse ricordato per la peggiore sconfitta della Nazionale ai Mondiali. I ragazzi hanno dimostrato orgoglio con un’ottima difesa che ci ha consentito di rientrare, abbiamo giocato 25 minuti che non sempre bastano a questi livelli. La testa c’è altrimenti non vinci partite come questa, contro avversari che corrono, hanno voglia e acquisiscono fiducia. Tanti demeriti in avvio ma il merito di aver rimontato grazie all’ottimo contributo della panchina con Abass, Tessitori e Filloy. Rammarico per non averli impiegati maggiormente con la Spagna? Con il senno di poi è facile giudicare. Io sono un sentimentale, mi lego ad alcuni giocatori e li vedo più forti di quanto sono in realtà, è un mio difetto. Non siamo fra le prime otto e questo ci rende delusi ma arrivare undicesimi è meglio che essere sedicesimi, ora torniamo a casa, per pensare al futuro è presto. Non mi aspettavo un livello di fisicità così alto, che stazza e forza contassero così tanto. Per crescere è importante che i giovani italiani trovino spazio, che mettano in difficoltà gli allenatori per meritare più spazio, che lavorino duro senza accontentarsi. Devono essere ambiziosi e confrontarsi con altre realtà come hanno fatto Flaccadori, Polonara e Michele Vitali.

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.