Messa in liquidazione della Mens Sana, proteste e parola a Petrucci: “Niente sconti”

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Situazione critica quella della Mens Sana Siena, ieri infatti il club toscano ha annunciato la messa in liquidazione con una perdita di 5.4 milioni di euro. Piero Ricci ha annunciato che saranno avviati contatti con la FIP per capire cosa permette il regolamento in questi casi, il CDA è stato azzerato completamente, mentre Ferdinando Minucci, che da Luglio sarà Presidente della Legabasket, rimarrà in carica fino al termine del contratto dal momento che non ha rassegnato le dimissioni.

Il Presidente della FIP, Gianni Petrucci, però ha chiuso tutte le porte a eventuali scappatoie per la Mens Sana:

Noi siamo disponibili a incontrare tutti, la situazione di Siena mi addolora dal punto di visto sentimentale e affettivo, ma devo ripetere che le regole della Federazione non si possono derogare e saranno applicate. Con il pianto nel cuore devo dire che non sarà concessa alcuna scorciatoia.

La parte del regolamento a cui si riferisce Petrucci è l’articolo 130, che prevede che chi chiede la liquidazione, in questo caso Siena, ha la revoca dall’affiliazione.

Intanto questa mattina Minucci è stato contestato da un gruppo di tifosi della Mens Sana, sentitisi traditi dal proprio Presidente. Secondo quanto riporta La Nazione, i tifosi avrebbero aspettato Minucci all’uscita della sede della Mens Sana dopo l’assemblea dei soci, ottenendo anche un confronto sotto gli occhi della Digos. Ci sarebbe anche stata gente in lacrime, che non ha sopportato di doversi sentir dire che c’è ancora da riscuotere l’infortunio di German Scarone, che a Siena ci ha giocato solo dal 2000 al 2003. Sempre secondo il quotidiano, una frase gridata contro Minucci è stata “Non si può calpestare la passione della gente”.

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Francesco Manzi

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