Messina: “Mike James? So già che ce ne farà 40 quando ci giocheremo! Curioso di affrontare il Poz”

Eurolega Home Serie A

Ettore Messina, coach dell‘Olimpia A|X Armani Exchenge Milano, ha il compito di riportare la squadra meneghina ai piani che le competono però non ha paura di questo, coma abbiamo potuto leggere sulle colonne de La Gazzetta dello Sport:

OBIETTIVI

«L’impegno della società e della squadra è mirato a due obiettivi: tornare a vincere il tricolore e raggiungere i playoff di EuroLega. Ad oggi non so dire quale sarà il più facile. Per competere su entrambi i fronti sarà importante avere buona salute e giocare bene quando affronteremo le partite decisive».

CAMPIONATO A 17 SQUADRE

«Credo che anche 16 squadre siano una quota non gestibile per il conto economico e tecnico della Serie A. Il numero corretto dei club dovrebbe uscire da una concertazione Lega-Fip condivisa e logica».

CHACHO RODRIGUEZ PER MIKE JAMES

«Il grande cambiamento riguarda i due playmaker. Volevo il Chacho e Shelvin Mack perché hanno talento, personalità e senso della squadra. Questo non significa che i giocatori rilasciati da Milano fossero scadenti. Tanto per non girare attorno a un nome, so già che James ci farà 40 punti quando affronteremo il Cska. Ma io volevo il Chacho e Mack. E sono contento che li abbiamo presi».

RIVALI PER LO SCUDETTO

«La Virtus è ovviamente in prima fila, ma non va snobbata Venezia. La Reyer ha lo scudetto sul petto, ha vinto due titoli e una coppa in tre anni, la sua forza è un organico omogeneo. Il paradosso è che negli ultimi playoff ha fatto più notizia il flop di Milano o l’exploit di Sassari anziché il titolo di Venezia e non l’ho trovato giusto. Poi c’è appunto Sassari, spinta dall’elettricità positiva di coach Pozzecco e del presidente Sardara. Cremona viene da una stagione eccellente col successo in Coppa Italia e iltimbro di Meo Sacchetti. Brescia ha potenziale, Varese ha un grande allenatore, Attilio Caja, che è una garanzia. Tutte squadre da small market assimilabili agli Spurs, perciò pericolose».

GIOCATORE RIVELAZIONE

«Mi auguro Shelvin Mack. Un play che inseguivo da tempo. Lo volevo al Cska, ma lui scelse Atlanta. Ora finalmente l’ho portato dalla mia parte».

COACH CURIOSO DA AFFRONTARE

«In Serie A tutti i coach sono meritevoli di rispetto. Se devo scegliere, dico il Poz. Mi ha sorpreso per come ha trasformato la sua visione del basket. A Sassari ha smesso i panni dell’ex giocatore diventando un allenatore vero. È un avversario insidioso. Avrei preferito che fosse rimasto sulla spiaggia di Formentera a godersi la vita…».

MESSINA FAVORITO

«Non sono favorito perché mi chiamo Messina. Tutto quello che ho vinto in passato non conta nulla. Venendo a Milano ho azzerato tutto. È il fatto di allenare l’Olimpia che impone di vestire e gestire quel ruolo. E non posso sfuggirlo».

Per leggere l’intervista completa, acquistate l’edizione cartacea de La Gazzetta dello Sport.

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