Metta World Peace nelle scorse ore ha annunciato di aver ufficialmente cambiato nome per la seconda volta, ma non è stata l’unica dichiarazione degna di nota. L’ex Lakers ha rilasciato un’intervista a The Athletic, nella quale ha parlato anche della sua prima esperienza in NBA, ai Chicago Bulls.
Artest fu chiamato con la 16° scelta al Draft 1999 da Chicago, solo un anno dopo la vittoria del sesto titolo della franchigia e del ritiro di Michael Jordan. All’epoca il GM della squadra era ancora Jerry Krause, uno dei principali “colpevoli” dell’addio al basket di Jordan.
“Dal mio punto di vista, Jerry mi aveva draftato dopo l’addio di Michael Jordan, i Bulls erano la mia squadra preferita. Giocavo con loro nei videogiochi ogni volta che potevo, quindi come 19enne pensavo ‘Wow!'” – ha raccontato Metta – “Poi Jerry, a cui voglio bene, un giorno mi disse: ‘Ron, vinceremo il titolo numero 7 e tu sarai qui quando lo faremo, distruggerà tutti gli altri sei titoli’. Jerry lo diceva sempre: ‘Il titolo numero 7 è il più importante di tutti‘”. Un racconto che si incastra alla perfezione con l’immagine che comunemente si ha di Krause, rappresentata anche in The Last Dance: il dirigente che mise insieme i Bulls che dominarono gli anni ’90 voleva dimostrare che Chicago potesse vincere anche senza Jordan.
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