Michael Jordan non ha dubbi: "Avrei battuto LeBron in un uno contro uno"

Michael Jordan ha risposto a delle domande poste da alcuni ragazzi nell’ambito del progetto Michael Jordan Flight School.

LeBron James perderebbe in un 1vs1 contro Jordan.

Andare a scuola da Michael Jordan è il sogno di ogni ragazzo appassionato di basket, avere l’occasione di porgli delle domande è qualcosa di inimmaginabile. Non si sono fatti prendere dall’emozione, però, i ragazzi presenti alla Michael Jordan Flight School, che hanno posto al miglior giocatore di basket di tutti i tempi delle domande molto interessanti.

Ispirati probabilmente dalle recenti dichiarazioni di Reggie Miller, che aveva paragonato LeBron James a Larry Bird, preferendo il numero 33 dei Celtics al campione dei Cleveland Cavaliers, i ragazzi hanno chiesto a Jordan chi avrebbe vinto in un “one-on-one” tra il numero 23 dei Cavs e il numero 23 dei Bulls nel suo miglior periodo di forma. La risposta di Jordan è stata lapidaria: “no question”, non c’è nemmeno da chiedere, avrebbe vinto lui.

Dennis Wierzbicki-USA TODAY Sports — LeBron James è più difficile da marcare di Curry, parola di Michael Jordan.

Astuti, i ragazzi hanno proseguito sulla falsa riga di questa domanda, inventandosi altri scenari ipotetici: contro chi avrebbe preferito giocare il grande Michael? LeBron o Curry? La risposta del GOAT è stata: “Contro Curry, perché è più piccolo. LeBron, con il suo fisico, è più difficile da marcare“.

Ci sono stati molti altri spunti interessanti in questo round di domande e risposte lampo; ad esempio, a Jordan è stato chiesto perché nel 2001 avesse draftato Kwame Brown con la scelta numero uno al Draft, rivelatosi poi uno dei peggiori “bust” della storia dell’NBA. Ecco la risposta del sei volte campione:

Non ero l’unico a volere Kwame Brown. In quel draft lo volevano tutti. Aveva atleticismo, stazza fisica e velocità. Aveva solo 18 o 19 anni ed era un talento cristallino.

Larry Bird vince il premi di trash talker della storia.

Dal Q&A sono uscite altre dichiarazioni di rilievo, ad esempio Jordan ha confessato chi fosse il peggior dirty-talker contro cui avesse mai giocato. Si tratta di Larry Bird, che faceva parte di un contesto di squadra in cui provocare l’avversario era all’ordine del giorno. “Quei Celtics provocavano tanto, ma con stile. Era ‘good trash’ non era un gioco sporco”.

Da segnalare anche le dichiarazioni su due Lakers importanti per la storia della franchigia: in primo luogo Jordan ha voluto rispondere alle provocazioni di Shaquille O’Neal, che aveva affermato che il quintetto All-time dei Lakers avrebbe battuto quello dei Bulls.

Il punto è che non sapremo mai davvero chi vincerebbe tra noi e loro… io credo che li faremmo fuori!

Anche su Kobe Bryant, da molti considerato l’erede naturale di Jordan, Michael ha qualcosa da dire:

Ho molto rispetto di Kobe Bryant, che ha dimostrato un amore genuino e naturale per il gioco della pallacanestro, anche se ha rubato tutte le mie mosse.

Le domande dei ragazzi sono state ottime e le risposte hanno regalato degli spunti molto interessanti, tanto che Michael Jordan stesso si è reso conto, nel corso dell’intervista, che avrebbero fatto scalpore. “Finiremo su ESPN domani mattina”. Non siamo ESPN e non è più mattina, ma eccoci qui.