Nelle ore immediatamente successive all’accaduto diversi giocatori e addetti ai lavori NBA si sono espressi contro il razzismo e la brutalità della polizia americana che ha portato all’uccisione di George Floyd da parte di un agente. Il post più rilevante, diventato virale, è stato quello di LeBron James.
Tra le tanti voci che hanno espresso solidarietà nei confronti di Floyd, ce n’è stata una che in un certo senso è andata controcorrente: quella del rookie Michael Porter Jr, lungo dei Denver Nuggets. “Come pregate per la famiglia di George, dovreste pregare anche per i poliziotti coinvolti in questa malvagità. Per quanto sia difficile, pregate per loro invece che odiarli… Pregate che dio cambi i loro cuori” ha scritto Porter Jr.
As much as you pray for George family, gotta also pray for the police officer(s) who were involved in this evil. As hard as it is, pray for them instead of hate them…Pray that God changes their hearts.
— Michael Porter Jr (@MPJr) May 27, 2020
Un concetto che ha fatto molto discutere, anche nell’ambito NBA. David West, ex giocatore di Hornets, Pacers, Spurs e Warriors, ha commentato direttamente il tweet di Porter Jr scrivendo: “Non è questo il caso”.
This ain't it
— David West (@D_West30) May 27, 2020
Mo Harkless, ala dei New York Knicks, ha ripreso il tweet di Porter Jr commentando: “Qualcuno parli con il suo rookie per favore”.
Somebody talk to their rook please 🤦🏾♂️ https://t.co/S6Ex1IYmwJ
— Maurice Harkless (@moe_harkless) May 27, 2020
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