Quando Mike Brown è stato presentato come nuovo allenatore dei Sacramento Kings lo scorso giugno, pochi si aspettavano che avrebbe avuto un impatto così immediato sulla squadra. Ma il coach di 53 anni, con la sua umiltà, perseveranza e determinazione, ha portato una nuova cultura alla franchigia e ha guidato i Kings ai playoff per la prima volta dal 2006.
La stagione di Sacramento è stata una vera e propria sorpresa, e gran parte di questo merito va al lavoro di Brown. Non sorprende quindi che mercoledì sia stato annunciato come vincitore unanime del premio NBA Coach of the Year: tutti i 100 votanti della giuria, composta da giornalisti e commentatori sportivi, lo hanno messo al primo posto nella loro lista. D’altronde, i risultati di quest’anno parlano da sé.
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Brown dopo l’annuncio dell’NBA Coach of the Year: “Grato a Sacramento”
“È fantastico ricevere queste onorificenze, perché non capitano spesso”, ha dichiarato Brown alla trasmissione TNT dopo l’annuncio. “Sono veramente grato di essere a Sacramento. I tifosi e la città sono stati fantastici”. L’annuncio del premio NBA Coach of the Year per la stagione 2022-23 è stato un momento emozionante per i fan dei Kings, ed è probabile che anche gli scommettitori appassionati di basket possano trovare interessante puntare nei playoff su Sacramento, visto il loro successo inaspettato di quest’anno.
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Brown al secondo trofeo dopo quello con James. Tutti i record di Sacramento
Tornando al palmares di Brown, va comunque reso noto che il coach ha riportato in bacheca il premio per la seconda volta. Da non dimenticare quello ottenuto quando, insieme a LeBron James, portò i Cleveland Cavaliers ad un record di 66-16 nella stagione 2008-09. Gli allenatori finalisti del NBA Coach of the Year di quest’anno erano Mark Daigneault degli Oklahoma City Thunder e Joe Mazzulla dei Boston Celtics. Daigneault è arrivato secondo, Mazzulla terzo, e 14 allenatori hanno ottenuto almeno un voto dal panel di selezione con i giurati a cui è stato chiesto di indicare le loro prime tre scelte.
I Kings hanno chiuso la stagione con un record di 48-34, il settimo miglior risultato della lega e la prima volta in cui si sono classificati tra le prime sette squadre dal 2003-04. Hanno guidato la lega per punti segnati a partita, hanno ottenuto il record in trasferta della Western Conference, interrompendo una striscia di 16 stagioni consecutive di sconfitte, e hanno vinto un titolo di division per la prima volta dal 2003.
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La stella dei Kings De’Aaron Fox: “A Brown avevo chiesto di responsabilizzarci”
“La responsabilità è stata importante fin dal primo giorno”, ha detto la point guard e stella dei Kings De’Aaron Fox. “Quando è stato assunto, gli ho detto che questa era la cosa più importante per me, cioè essere in grado di mantenere tutti responsabili”. Durante la scorsa stagione, Brown aveva ricoperto il ruolo di assistant coach ai Golden State Warriors, con i quali aveva vinto il suo quarto titolo NBA in veste di assistente: il primo sotto la guida di Gregg Popovich ai San Antonio Spurs, gli altri tre sotto la guida di Steve Kerr ai Warriors.
Brown diventa l’undicesimo tecnico a vincere il premio NBA Coach of the Year più di una volta, unendosi ai tre volte vincitori Pat Riley, Popovich e Don Nelson, e a Gene Shue, Bill Fitch, Hubie Brown, Cotton Fitzsimmons, Mike D’Antoni, Tom Thibodeau e Mike Budenholzer, i quali hanno trionfato due volte in qualità di migliori allenatori dell’anno.
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