Gli Houston Rockets occupano, ad oggi, il quarto posto ad Ovest con un record di 26 vittorie e 12 sconfitte, e sono in lotta serrata per il secondo posto insieme a Nuggets, Jazz e Clippers, uniti nell’inseguimento ai Los Angeles Lakers: l’arrivo di Russell Westbrook durante l’estate ha aggiunto un’importante arma all’arsenale offensivo di coach Mike D’Antoni, che può così affiancare a James Harden un altra superstar per provare a raggiungere il tanto agognato titolo NBA, e la coppia sembra funzionare.
Intervistato da The Athletic, al coach ex Olimpia Milano è stato chiesto il motivo per cui James Harden sta spesso fermo quando non è in possesso di palla, senza cercare di creare vantaggi sul proprio difensore diretto: “Per andare dove? Dove dovrebbe andare? Dovrebbe interferire col gioco di Russell? Westbrook cerca di penetrare verso il canestro, quindi è meglio James sta lì fermo. Se l’uomo di Harden va in aiuto, c’è uno scarico per un tiro, ma perchè dovrebbe muoversi e correre, non c’è nessuna ragione per cui si dovrebbe stancare. Non c’è un modo per rendere James più efficiente di quanto lo è ora, non penso ci sia. Se si muovesse si stancherebbe troppo“.
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