Milano, Alen Omic si presenta: “Ho sempre sognato di giocare qui”

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Alen Omic ha completato i suoi primi passi da giocatore dell’Olimpia e svela un piccolo retroscena. “La prima volta che ho giocato a Milano mi sono detto che sarebbe stato bello un giorno giocare qui, in questa arena, per questo club. Oggi sono felice di aver coronato questo sogno”, dice.

Omic ha solo 26 anni ma già una lunga carriera alle spalle con tappe anche prestigiose. “Ho cominciato in Slovenia a 16, 17 anni, nel mio paese poi sono andato a Lasko e infine nel club più prestigioso che ci sia in Slovenia, l’Olimpia Lubiana dove sono rimasto tre anni. E’ lì che ho debuttato in EuroLeague. Poi mi hanno notato club più importanti e sono partito, ho giocato in diversi posti differenti”. Gran Canaria è stato il luogo dell’esplosione: in Eurocup fu incluso nel primo quintetto della competizione. “E’ stata la stagione migliore della mia carriera, giocavo tanto, giocavo bene e abbiamo vinto tanto, raggiungendo le finali di Eurocup”, racconta. Normale che i grandi club europei abbiano messo gli occhi su di lui: ad assicurarselo fu l’Efes Istanbul, dove le aspettative erano alte anche per Omic. “Il problema a Istanbul è che non giocavo e per come sono fatto io se non gioco non sono felice, non riesco a esprimermi. Avevo un’età in cui sentivo di aver bisogno di giocare per crescere. Lì non riuscivo a farlo e allora ha chiesto di andare via”, racconta. Così è andato a Malaga dove ha fatto in tempo a giocare con Jeff Brooks e Nemanja Nedovic vincendo l’Eurocup. “Ritrovare giocatori con cui ho familiarità è importante. In campo ci permetterà di trovare sintonia più in fretta perché sappiamo cosa possiamo fare e non possiamo fare. Fuori del campo siamo buoni amici: anche questo aiuta”.

Arrivare a stagione in corso non è mai facile: “E’ la terza volta che mi capita. E’ un processo difficile perché arrivi in un posto nuovo ed è tutto nuovo, ma qui a Milano l’impressione è stata subito positiva. Mi piace tutto, e sono pronto ad aiutare la squadra a vincere il più possibile”, dice. Il suo lavoro nell’immediato consiste nel sostituire Kaleb Tarczewski e fare coppia con Arturas Gudaitis. “Li conosco entrambi, ci ho giocato contro diverse volte, sia alla Stella Rossa che al Buducnost, sono duri, forti fisicamente, tosti in post basso. Ho grande rispetto per loro due: vorrei essere utile alla squadra almeno quanto lo sono loro. Sono qui per aiutare”, dice.

Qui l’intervista integrale

 

 

Ufficio Stampa Olimpia Milano

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