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Milano – Brindisi, le parole di Pianigiani e Vitucci in conferenza stampa

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Le parole dei due allenatori, Simone Pianigiani e Frank Vitucci, al termine del match fra l’Olimpia Milano e l’Happy Casa Brindisi.

 

FRANK VITUCCI (BRINDISI)

Abbiamo fatto del nostro meglio nel primo tempo, nel terzo periodo abbiamo subito molto la differenza di taglia e talento rispetto a Milano. Sapevamo di giocare contro la miglior squadra del campionato, avremmo dovuto interpretarla alla perfezione dall’inizio alla fine, abbiamo fatto bene ma alla lunga le differenze sono venute fuori, anche quelle fra le due panchine. Per formazioni come noi è difficile affrontare chi ha un potenziale di 52 punti dalla panchina, normale che possa subentrare un po’ di frustrazione, sono felice che ci sia stata voglia di lottare fino all’ultimo. L’Olimpia è un avversario che mette in evidenza i difetti degli avversari, oggi finisce il nostro pre-campionato perché sapevamo che oggi sarebbe stata proibitiva.
Gaffney può giocare da centro ma dobbiamo imparare a usarlo un po’ meglio, è stato coinvolto troppo poco. Brown di solito riesce a giocare alla pari contro i pivot di stazza, mi ricorda con le dovute proporzioni Hines, non soffre molto il gap di centimetri però poi se affronta una montagna come Tarczewski…
Come giudico la prova di Clark? Giocare alla prima da pro contro James a Milano è un battesimo non da poco, aveva avuto un problema fisico giovedì, è normale che alterni momenti positivi ad altri meno, per fortuna i playmaker avversari non sono tutti così.
Banks è il nostro punto di riferimento? Lo è in termini di leadership e carisma, loro hanno potuto alternare la marcatura e l’hanno fatto stancare, alla lunga ha sofferto, noi però dobbiamo trovare alternative e coinvolgere gli altri per fargli tirare un po’ il fiato, è un giocatore di riferimento ma non deve essere l’unico, vorrei che Gaffney e Chappell venissero coinvolti un po’ di più.

SIMONE PIANIGIANI (Milano)

Ci aspettavamo una Brindisi con faccia tosta come in pre-season, ritengo positiva la distribuzione dei punti, abbiamo provato anche stasera ad avere ritmo e fluidità passandoci la palla. Nel primo tempo avremmo dovuto fare meglio dal punto di vista difensivo, l’Happy Casa ha qualità ed è già pronta, noi abbiamo caricato molto in settimana perché ora inizieranno gli impegni ravvicinati. Nel terzo periodo siamo rientrati più concentrati, Micov è riuscito a limitare Banks e siamo riusciti a piazzare il break, senza farli rientrare.
Dobbiamo servire i lunghi in movimento, anche quando Burns giocherà da pivot, bisogna coinvolgerli perché le difese metteranno pressione sulle nostre guardie, poi alcune volte gli avversari collasseranno in area e si potranno creare spazi sul perimetro. Mi piace anche che i nostri centri inizino a correre bene il campo, così per gli avversari diventa più difficile. Il prossimo obiettivo è aumentare la qualità di tutti quando scendono in campo. L’uso di Fontecchio nello starting five? Volevo togliere i minuti iniziali a Micov e bilanciare l’esperienza dei vari quintetti, mi è piaciuto perché è stato presente in attacco e in difesa, ha margini di miglioramento. In Serie A giocherebbe tanti minuti in tutte le squadre, a Milano però c’è meno margine di errore e i possessi valgono di più, lui è consapevole di questo ed è maturato molto, deve darci sostanza e guadagnarsi spazio. Oggi avrebbe meritato di giocare di più ma ho bisogno di sperimentare alcune cose. Kuzminskas? Lo scorso anno è arrivato in corsa dopo un lungo periodi di inattività, ci aspettiamo di più in questa stagione. L’assetto della squadra può coinvolgere di più tutti perché siamo maggiormente duttili e intercambiabili, sfrutteremo di più anche le sue capacità in campo aperto. Sono contento anche di Brooks che nel terzo quarto è stato decisivo pur non essendo molto appariscente. L’inserimento di Della Valle e Nedovic? Nedovic ha già un buon feeling con i compagni, in un terzetto con James e Micov parlano lo stesso linguaggio cestistico. Della Valle sta lavorando duramente fin dall’estate, da tutti voglio più cattiveria in difesa perché la strada è ancora lunga. Del loro inserimento sono soddisfatto, per lui vale in misura diversa il discorso fatto per Fontecchio, per la prima volta si trova in una situazione in cui gli errori pesano, deve abituarsi a questo ma entrambi sono già molto coinvolti. Chiaro che ci sia ancora molto da fare, soprattutto se si pensa al livello dell’Eurolega.

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