Milano-Cantù: Sodini e Pianigiani analizzano la gara

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Terminata la seconda gara tra Milano e Cantù, che ha visto vincitori ancora una volta i milanesi, è tempo di analisi sulla prestazione e di giudizi sull’andamento della serie attraverso le parole dei protagonisti sulle panchine.

Queste le parole di coach Simone Piangiani:

“C’è stata un’altra partita eccellente almeno fino all’episodio del fallo non visto su Micov. Lì, con il fallo tecnico a Vlado e il terzo fallo di Kuzminskas, abbiamo perso un po’ di ritmo e così non siamo andati al riposo con un vantaggio superiore che tra l’altro sarebbe stato meritato visto come stavamo giocando. Non potevamo giocare 40 minuti così brillanti, ma siamo stati bravi a tenere soprattutto in difesa e questo ci ha permesso di vincere abbastanza bene. Mi hanno dato fastidio solo alcune palle perse sanguinose con canestri segnati da Cantù camminando. Per ora abbiamo fatto il nostro e tenuto il vantaggio del campo ma ora andiamo a casa loro e dobbiamo cercare di chiuderla perché chi vuole fare strada nei playoff deve vincere in trasferta. E’ così. Parlare dei singoli è superfluo. Goudelock ha sbagliato i suoi tiri e quindi mi va bene che li abbia presi anche perché si è sbattuto in difesa che contro Cantù è fondamentale. I rimbalzi d’attacco sono stati importanti, ad esempio quelli di Tarczewski nel secondo tempo, ma erano il frutto di una buona circolazione per cui li abbiamo costretti a muoversi tanto e poi abbiamo capitalizzato”.

(fonte: www.olimpiamilano.com, Ufficio Stampa)

Queste invece le parole del coach canturino, Marco Sodini:

“Già abbiamo problemi di rotazione, non avere Crosariol ha acuito i problemi. I miei giocatori han giocato tante partite, è normale vedere qualcuno sulle gambe, ma se concedi l’80% da 2 in un quarto parti male. Non possiamo permetterci un blackout come quello tra il primo e il secondo quarto, altrimenti non lo recuperiamo più. Devo fare i complimenti ai miei giocatori perché hanno avuto il carattere di rientrare. Siamo tornati un paio di volte a -7, abbiamo riaperto la partita senza mollare mai: vogliamo ripartire da qui, con una consistenza per 40 minuti. In casa nostra abbiamo assoluta necessità di correre di più, cosa che oggi abbiamo fatto troppo tardi e non nei primi minuti dove le forze sono fresche. Sapevamo che era difficile vincere a Milano, a me serviva un segnale di vita da parte della mia squadra e credo di averlo avuto; non che avessi dubbi a riguardo. Ora il nostro obbiettivo è portare avanti il più a lungo possibile la serie”.

Gabriele Buscaglia

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