Serie A BEKO, 16° Giornata: Milano non sbaglia più, asfaltata anche l’Enel Brindisi

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EMPORIO ARMANI MILANO 89    –      ENEL BRINDISI 65

Prima dell’inizio del campionato non avremmo avuto dubbi sull’esito di questa sfida. Troppo forte la corazzata di Banchi per una piccola squadra di provincia completamente ricostruita in estate con giocatori molto poco conosciuti. Poi però, è arrivata la vittoria della squadra di provincia nella sfida d’andata, seguita da un grande girone d’andata con annesso primo posto in classifica. Milano invece, afflitta da mal di trasferta, ha perso subito terreno ma con Hackett è diventata squadra E di recente  sta ingranando una marcia dietro l’altra. Chi si aspettava quindi una partita bella ed equilibrata aveva tutti i diritti per farlo. Non è stato però così. Milano ha dominato dall’inizio alla fine, rendendo evidente la differenza di roster per qualità e profondità e lo ha fatto paradossalmente proprio senza Hackett, uscito prematuramente per falli dopo 3 minuti e mai più rientrato. Si spera ovviamente in casa Armani che non ci sia un grave problema fisico ma intanto, Banchi si gode un collettivo finalmente maturo.

E’ tornato in spolvero il capitano Alessandro Gentile

Nei primi istanti del match il solito Hackett ed il capitano Gentile prendono per mano Milano segnando 8  dei primi 12 punti dei meneghini. Dall’altra parte i pugliesi sembrano essere sul pezzo e si mantengono vicini (12-9). La situazione però viene ribaltata velocemente grazie ad uno straordinario lavoro degli uomini di Banchi su ambo le parti del campo. La coppia Samuels-Jerrels delizia in attacco e scava il primo break consistente andando sul 19 a 11. In difesa l’Olimpia annichilisce qualsiasi opzione offensiva avversaria e gli ultimi 3 minuti di primo quarto si trasformano in un’agonia per Bucchi e i suoi. Langford si iscrive alla festa con 5 punti filati e la tripla di Gentile fissano il 27-11. Il fresco ex di turno Chiotti prova a tamponare l’emorragia ma il miglior realizzatore non lascia vane illusioni all’ex compagno segnando prima una tripla e poi i due liberi che conducono al 32-13 di fine primo quarto. Un incredibile +19 dopo soli dieci minuti con una produzione offensiva strabiliante, capace di mandare a referto già sei uomini di cui uno in doppia cifra (Langford 10).

L’Enel non può far altro che migliorare nel secondo periodo e difatti il suo inizio è incoraggiante: parziale di 7 a o targato James-Bulleri. Langford in serata di grazia, tanto per cambiare, sblocca Milano con una tripla ma gli ospiti sono vivi e con una bomba di Todic tentano almeno di mantenere la speranza. Dalla panchina però, gli ex senesi Moss e Kangur ridanno ossigeno e vantaggio ai compagni. Un immenso Todic continua a trovare la retina con sorprendente facilità ma giocare 1 contro 5 è difficile per tutti, così Jerrels da 3 (già doppia cifra anche per lui) e Melli fissano il 49-32 con cui le due squadre imboccano il tunnel degli spogliatoi.

Non smette più di incantare Keith Langford

Il terzo quarto si apre con il duello Gentile-James protagonisti rispettivamente di 6 e 7 punti segnati nei primi sei minuti. Brindisi ha il merito, almeno morale, di lottare e di mantenersi a galla ma oltre il -12 i biancorossi hanno deciso di non far andare l’Enel che però, ha il rammarico di aver sprecato più di qualche viaggio dalla lunetta. Come nella prima frazione, il ciclone milanese si abbatte sui malcapitati rivali nei minuti finali, nelle persone di Keith Langford e Curtis Jerrells: i due segnano 12 punti ( 4 per KL e 8 per CJ  con 3 triple), arrivando a segnare il nuovo massimo vantaggio della sfida ossia il +23 con cui cala il sipario sul terzo periodo e sulla partita (70 a 47).

Gli ultimi 10 minuti sono un semplice sfoggio di bravura dei vari Langford e Jerrels ancora non sazi di infierire sull’ormai vecchia capolista e un’occasione per quest’ultima di far valere il proprio orgoglio. E’ soprattutto Dyson, dopo una partita anonima, a mettersi in mostra con 9 punti consecutivi ed assieme a lui anche Snaer riemerge dall’ombra con i primi 4 punti della sua partita. Il passivo rimane però troppo pesante, perché Moss  non ha voglia di interrompere la sua striscia positiva di doppie cifre e perchè i vari Cerella, Kangur, Lawal e Wallace sfruttano bene il garbage time per mettersi in mostra. Termina così 89 a 65 una gara forse mai iniziata, che sancisce il grande periodo attuale dell’Emporio, pone fine al primato in classifica di Brindisi e lancia, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, un nuovo segnale forte e chiaro: Milano ora c’è.

Curtis Jerrells, grande serata per lui e tutta l’Emporio

MVP: Curtis Jerrells: troppo facile dire Langford perciò premiamo l’ex play del Besiktas che si prende finalmente una serata di gloria  al Forum di Assago con 20 punti, 3 assist e un 45 da dietro l’arco che certificano una convinzione e consapevolezza dei propri mezzi mai posseduta pienamente nei primi mesi italiani. Ora anche lui è un’arma validissima a disposizione dell’arsenale di Banchi.

TABELLINI: Emporio Armani Milano: Jerrells 20, Hackett 4, Gentile 13, Kangur 5, Wallace 2, Melli 4, Gigli, Cerella 2, Moss 10,  Samuels 4, Langford 20, Lawal 5

Enel Brindisi: James 11, Todic 12, Bulleri 3, Morciano n.e, Formenti, Dyson 16, Lewis 12, Chiotti 2, Jurtom n.e, Zerini 2, Snaer 4, Campbell 3[banner]

Bernardo Cianfrocca

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