Curtis Jerrells, il giocatore che non ti aspetti, regala con un’ottima giocata difensiva sulla sirena la vittoria all’Olimpia Milano, che manda a casa a mani vuote un ottimo Bamberg e centra la qualificazione alle top 16 con un turno d’anticipo. Una palla strappata con le mani e col cuore dal play ex Besiktas che da oggetto discusso, diventa eroe per una sera. Mai come questa volta però la prestazione dell’EA7 ha avuto come protagonista l’intera squadra, in cui ognuno dei giocatori chiamati in campo ha tirato fuori grinta e giocate pesanti.

Una partita non troppo brillante degli uomini di Banchi, almeno dal punto di vista della continuità, iniziata infatti nel peggiore dei modi. I tedeschi, provenienti dalla fantastica rimonta ad Istanbul, sono più freschi, reattivi e giocano meglio. I due lunghi Zirbes e Velickovic macinano subito punti sotto l’attenta regia di Gavel ed il parziale di 2 a 11 è il peggior biglietto da visita possibile per il popolo gremito del PalaDesio. Compare quindi in scena il primo protagonista della fantastica notte milanese, Keith Langford, che con 2 triple ed 8 punti totali rilancia i lombardi. I tedeschi attutiscono il colpo mantenendosi sempre avanti grazie ad una continua produzione offensiva, ma quando a Langford si aggiungono anche le ottime giocate di Jerrels, Gentile e Lawal, l’inerzia cambia. Un assist di Langford per un bellissimo gancio di C.J. Wallace fissa la prima parità a quota 20; la successiva tripla sulla sirena di Smith manda gli sospiti avanti di 3 al primo mini-riposo ma non scalfisce le certezze ritrovate dell’Olimpia.
Il secondo quarto è il periodo meglio giocato dall’EA7 che, unica volta nel match, riesce a mettere la museruola all’attacco del Bamberg e a mantenersi in vantaggio per lunga parte della partita. Dopo i punti iniziali di Sanders infatti, inizia la grande partita di Lawal e Gentile. Il centro ex Roma, non partito in quintetto a scapito di Chiotti, inizia a dispensare stoppate spettacolari a destra e manca, intimorendo chiunque si avvicini all’area milanese; non contento, dopo aver inchiodato una grande schiacciata in seguito ad una stoppata subita da Langford, si mette a produrre buone giocate offensive. Assieme a lui si prende carico della squadra Alessandro Gentile, che dà il primo vantaggio ai suoi compagni sul 32-30. Nonostante qualche forzatura e palleggio di troppo, l’ex Benetton si mostra in gran spolvero conducendo i suoi sul 37 a 32. Due punti di Gavel danno respiro al Bamberg, che difende bene sull’ultimo possesso affidato a Langford, il quale trova solo il tabellone sul suo tentativo di tripla finale. Milano va al riposo con soli 3 punti di vantaggio ma con grande fiducia e con l’inerzia del match chiaramente dalla sua parte.

Nel basket però, e a Milano specialmente, le situazioni cambiano in fretta e da positive rischiano di tornare subito deficitarie. Accade così, che dopo 4 punti di Melli, tutti ispirati da Langford, gli uomini di Fleming tornino a produrre un bel gioco in attacco che vale un 10 a 0 di parziale (51-54). Lawal e una tripla di Moss mettono fine all’emorragia milanese ma non alla fiducia dei tedeschi. Sanders con una tripla frontale recita un nuovo vantaggio ospite ma Milano si mantiene viva grazie alla costanza con cui Jerrels attacca il ferro avversario. Come nei primi due quarti però, è il Bamberg a segnare gli ultimi punti della frazione, grazie ad un lay-up di Wright per il 51-52.
L’ultimo periodo inizia nel segno di Gavel e Moss che fissano la parità a quota 54. Da qui in poi il motivo della partita sarà sempre lo stesso, con il Bamberg che tenta sempre di scappare e Milano che, nonostante le scelte in attacco non siano sempre giuste, riesce a recuperare e a mantenersi lì. Gavel e Sanders infatti producono per il 54-59 ma un mostruoso Lawal con un gioco da 3 punti e un alley-oop in coppia con Langford ri-confeziona la parità. Banchi manda lo stesso Langford in panca per riposare ed è Gentile allora a diventare la prima opzione d’attacco milanese. Il figlio d’arte risponde colpo su colpo ai canestri degli ospiti, ben coadiuvato da Jerrels che ancora in penetrazione, segna il canestro del 69 pari. Qui però la partita sembra prendere la rotta verso la Germania: Fischer e Velickovic danno un importante +4 a Fleming che pregusta l’impresa, quando Gentile si prende e sbaglia una tripla in transizione. Poco dopo dall’altra parte Smith ha in mano la palla da 3 punti che può uccidere la gara, ma dopo un giro sul ferro gli dei del basket decidono che forse, Milano, merita un’altra chance. Gentile sembra però non essere in sintonia con loro quando dalla lunetta manda un solo libero a segno per il 70-73. Banchi però pesca l’asso dalla manica reinserendo Melli sul parquet al posto di un ottimo Lawal, per difendere meglio su Fischer. Il Bamberg non segna, dall’altra parte Langford, imbottigliato in area, scarica proprio per Melli che sbaglia ma si prende il rimbalzo in attacco e segna il canestro della speranza (72-73). I tedeschi possono chiuderla ancora ma sbagliano e un irruento Wright fa fallo su Gentile andato a rimbalzo. Questa volta il capitano dell’Olimpia, testa fredda e cuore caldo, non sbaglia e dà l’agognato vantaggio all’estasiato pubblico di casa. Con 19 secondi da giocare, Banchi decide di difendere e la scelta si rivela azzeccata: Smith sbaglia il jumper, Sanders afferra la palla a rimbalzo ma qui entra in scena, per ultimo, il già citato protagonista a sorpresa Curtis Jerrells, che fa calare il sipario sulla partita. Si chiude 74 a 73 con qualificazione in tasca per l’EA7 e un secondo posto temporaneo, da dover difendere nell’ultima gara a Strasburgo. L’esultanza e la festa di tutti gli uomini di Banchi alla fine la dice lunga sul gruppo che, malgrado un inizio di stagione sotto le aspettative, si è creato nello spogliatoio. Vittorie come questa, se proseguite, renderanno questo gruppo ancora più entusiasta e compatto.
TABELLINI
EMPORIO ARMANI MILANO: Haynes, Gentile 16, Gigli n.e, Cerella n.e, Melli 6, Chiotti 2, Kangur n.e, Langford 15, C.J.Wallace 2, Lawal 17, Moss 8, Jerrels 8
BROSE BASKET BAMBERG: Goldsberry 3, Sanders 13, Wright 4, Tadda n.e, Schmidt n.e, Neumann n.e, Velickovic 14, Jacobsen 3, Gavel 15, Smith 8, Zirbes 7, Fischer 6
Mvp: Gani Lawal: non c’è nel convulso e vincente finale ma senza di lui la barca sarebbe affondata prima. Dal suo ingresso in campo a fine primo quarto produce tantissimo in attacco e spaventa gli avversari in difesa con la sua sola presenza.
Parziali: 20-23; 37-34; 51-52; 74-73;
Classifica del gruppo B:
Real Madrid 9-0
Emporio Armani Milano 5-4
Efes Pilsen Istanbul 4-5
Zalgiris Kaunas 4-5
Brose Basket Bamberg 3-6
Strasbourg 2-7
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