Milano vince anche la seconda e mette una seria ipoteca sullo scudetto

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OLIMPIA MILANO-MONTEPASCHI SIENA 79 a 65

Milano va al forum con la voglia di vincere il suo secondo match consecutivo mentre i toscani non vogliono che ciò accada e quindi si preannuncia certamente una partita emozionante.

L’inizio del match è abbastanza contratto, le due squadre non vogliono farsi del male e hanno pessime percentuali dalla lunetta. La bomba di Ress sveglia fuori un po’ tutti e fa capire ai suoi compagni che si sta giocando una finale scudetto, lui che di finale ne ha vinte tante, se non tutte. Ress sembra in serata perché realizza due triple consecutive e porta il risultato sull’8 a 2 dopo appena 3 minuti di gioco. La partita è viva e Milano torna subito in partita grazie ad un ottimo Samardo Samuels, il peggiore in Gara 1, e un buon Alessandro Gentile. La difesa senese cerca di arginare le sortite offensive dei milanesi che hanno delle grandissime individualità, giocatori che farebbero la differenza in qualsiasi squadra europea e non solo, vedi Keith Langford. I primi 10 minuti si chiudono sul 19 a 16 per i meneghini grazie alla tripla dall’angolo di uno dei tanti ex di turno Kangur.

Il secondo quarto sembra possa avere affinità con la seconda parte del primo: Milano prova ad allungare grazie all’asset Gentile-Samuels ma Siena è dura a morire e rimane attaccata fino alla fine. Il vantaggio meneghino oscilla tra i 2 e i 5 punti di margine, un’inezia che però fa capire da un punto di vista psicologico la loro voglia di vincere. Milano lavora davvero molto bene nel pitturato e i centri milanesi mettono in seria difficoltà quelli toscani, anche perché sono bravi nel giocare dal palleggio e nell’essere dei playmaker aggiunti. Haynes, giocatore di Siena ma che ha disputato la prima parte di stagione a Milano e che è finito nella terra del Palio a seguito dell’acquisto da parte dei lombardi di Hackett, ha mille motivi per voler fare del suo meglio e la schiacciata dalla lunetta o poco meno con fallo non fischiato mette in chiaro la sua volontà di vincere. Il primo tempo finisce con un antisportivo da una parte e un tecnico dall’altra che fissano il punteggio sul +7 Milano, 42 a 35.

La terza frazione di gioco serve a Milano per consolidare il vantaggio ottenuto durante il primo tempo. Banchi chiede ai suoi di giocare di più nel pitturato e loro lo accontentano. In particolare l’atletismo di Samuels è devastante e né Ortner né Ress riescono a bloccarlo, se poi ci aggiungi le classiche penetrazioni di Alessandro Gentile e i canestri dalla media di Melli il gioco è fatto: +11 con ancora 5 minuti da giocare sul cronometro del terzo quarto. Crespi è costretto a chiamare il time out per arginare l’emorragia difensiva dei suoi giocatori ma le cose non cambiano, anzi peggiorano per i senesi: si tocca il -13 con ancora tanti minuti da giocare sul cronometro ma sicuramente questo è un vantaggio rassicurante. Nelson e Haynes provano a fare il massimo in attacco ma la difesa di Milano è troppo forte per tutti, basta citare solo un nome: David Moss. L’Olimpia non concede un canestro facile nemmeno a pagare e chiude in vantaggio proprio di 13 punti il terzo quarto, 63 a 50 con Langford che per fortuna o sfortuna, dipende dai punti di vista, è entrato in partita con le classiche giocate che lo hanno reso uno dei cestisti più forti d’Europa.

L’inizio del quarto quarto è difficoltoso per la squadra in maglia rossa perché deve aspettare 3 minuti e mezzo per trovare il primo canestro della partita: Milano è in difficoltà offensiva ma Siena non la sa sfruttare. Banchi chiama il primo time out, chiede di giocare più con Samuels, Siena perde. La partita non ha più senso anche se ci sono alcune azioni davvero molto belle ma che ai fini del risultato contano poco o niente: Milano arriva al massimo vantaggio di 15 punti a 4 minuti dalla fine, troppo il divario e troppo poco il tempo per recuperare. Gli ultimi minuti sono tempo spazzatura, come dicono negli States, e servono solo per fissare il punteggio sul 79 a 65 che fotografa molto bene la partita e anche la serie: Milano è indubbiamente più forte di Siena.

MVP Samardo Samuels: oltre ai 22 punti realizzati, si devono ricordare i 15 rimbalzi catturati, insomma, tutto ciò che cadeva dal cielo finiva nelle sue braccia.

OLIMPIA MILANO

Gentile 18, Cerella 0, Melli 6, Hackett 8, Kangur 3, Langford 10, Samuels 20, Tourè 0., Wallace n.e., Lawal 3, Moss 5, Jerrells 6

TL: 20/28   T2: 19/40   T3: 7/19
Rimbalzi: 45
Assist: 14 (Langford 4)

MONTEPASCHI SIENA

Viggiano 7, Hunter 5, Cournooh 0, Haynes 12, Carter 5, Janning 10, Ress 8, Ortner 4, Nelson 6, Udom n.e., Batori n.e., Green 8

TL: 15/25   T2: 19/44   T3: 4/21
Rimbalzi: 39
Assist: 7

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