L’Armani Exchange, reduce dalla sconfitta subita in campionato contro la Virtus Bologna, proverà a rilanciarsi nella partita contro lo Zenit. I russi, attualmente ultimi nella massima lega europea, portano sulle spalle il peso di un record fortemente negativo: ben 12 sconfitte accumulate dopo le prime 16 partite. I pronostici sono a favore dei biancorossi, ma Milano non può permettersi di sottovalutare gli avversari.
AX Armani Exchange Milano 73-72 Zenit San Pietroburgo
(19-17, 22-24, 14-15, 18-16)
Le fasi iniziali del match sono favorevoli ai padroni di casa, che prendono subito un discreto vantaggio grazie a delle ottime giocate difensive. Milano vola subito sul 9-3, ma incontra una difficoltà: dopo soli tre minuti di gioco Rodriguez, con già due falli a carico, è costretto a lasciare il campo. Il pubblico del forum accoglie con un caloroso applauso il neoacquisto Sykes. Lo Zenit, trascinato dai canestri di Hollins, riesce ad accorciare leggermente le distanze riportandosi sull’11-8. I biancorossi riescono ad allargare nuovamente il divario a proprio favore ma nei minuti conclusivi del quarto commettono qualche leggerezza in difesa, e questo permette ai russi di infilare un miniparziale di 7 punti e di chiudere la prima frazione di gioco con sole due lunghezze di svantaggio: il punteggio parziale è di 19-17. Nei primi minuti del secondo periodo gli ospiti mettono il naso davanti per la prima volta sul 22-25, complice anche qualche piccola svista della terna arbitrale. La partita prosegue con uno scenografico botta e risposta tra le due squadre: ai canestri di Albicy rispondono le giocate di Micov e Brooks. A metà del secondo quarto gli ospiti sono ancora in leggero vantaggio sul 29-32. Qualche fiammata offensiva nei minuti finali del periodo permette ai padroni di casa di affacciarsi alla pausa lunga sul punteggio di 41-41.
L’avvio della seconda metà dell’incontro vede il ritorno sul parquet del Chacho Rodriguez, che riprende prontamente in mano le redini dell’attacco milanese. Lo Zenit prova a rispondere alle giocate dei biancorossi affidandosi all’esperienza di Ayon, ma i padroni di casa danno l’impressione di avere qualcosa in più rispetto agli avversari. Una tripla di Scola arrivata al minuto 5.25 del terzo periodo porta Milano sul 51-44, costringendo i russi al timeout. In uscita dal minuto gli ospiti infilano un miniparziale di 4-0 che induce Messina a chiamare un controtimeout. Lo Zenit allunga il parziale raggiungendo nuovamente la parità a quota 51. L’Olimpia pone fine alla carestia di punti, ma i russi effettuano il sorpasso e chiudono la terza frazione di gioco in vantaggio sul 55-56. In avvio di ultimo quarto entrambe le squadre entrano in embolo, con il punteggio che rimane bloccato sul 55-56 per oltre due minuti. A interrompere questo momento di stallo ci pensa della Valle, con gli avversari che rispondono colpo su colpo. I biancorossi tentano di spaventare gli avversari con due spettacolari triple del solito Rodriguez, ma lo Zenit continua a resistere mantenendo la situazione in perfetta parità a quota 65 con quattro minuti da giocare. Nel finale di partita il punteggio volge a favore dei padroni di casa che hanno il merito di commettere pochi errori dalla lunetta, a differenza dei propri rivali. Allo scadere dei quaranta minuti il tabellone luminoso segnala HOME 73-72 GUESTS. Per l’Olimpia si tratta della nona vittoria in questa regular season di Eurolega, un risultato molto importante in chiave playoff.
AX ARMANI EXCHANGE MILANO: Micov 13, Tarczewski 11, Scola 10, Gudaitis 10, Rodriguez 8, Sykes 7, Moraschini 5, Roll 2, White, Brooks 4, Biligha NE, Della Valle 3.
ZENIT SAN PIETROBURGO: Ayon 15, Hollins 14, Albicy 12, Thomas 11, Iverson, Renfroe NE, Pushkov, Khvostov 7, Trushkin 5, Zubkov, Abromaitis 6, Ponitka 2.
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