La Mens Sana Siena è stata una delle squadre più di successo del basket italiano, vincitrice di 6 Scudetti, 3 Coppe Italia e 6 Supercoppe Italiane dal 2003 al 2011. Poi, colpito quasi in contemporanea dal caso Montepaschi e dall’inchiesta Time Out, che coinvolgeva tra gli altri anche il presidente Ferdinando Minucci, il club toscano è sprofondato nell’oblio, vedendosi revocati 5 titoli dalla FIP e venendo costretto a ripartire dalla Serie B.
A Minucci in questo caso abbiamo chiesto, alla luce delle precedenti risposte, se in cuor suo si sentisse più colpevole o vittima e, potesse tornare indietro nel tempo, se agirebbe diversamente, evitando di commettere la frode fiscale che ha portato alla fine della sua carriera nel basket.
In tutta questa situazione, lei si sente più vittima o colpevole? Tornando indietro, agirebbe ancora in questo modo, cercando di salvaguardare gli interessi della Mens Sana?
Ho sempre cercato, anche sbagliando, di fare gli interessi della MSB. Non lo dico io, ma il procuratore che ha indagato per cinque anni e il giudice nelle motivazioni alla fine del processo. Sono colpevole di aver fatto una frode fiscale per adeguarmi al sistema, è un errore e ne pago le conseguenze. Sono sicuramente vittima del voltafaccia di Fabrizio Viola, ex Amministratore Delegato del Monte dei Paschi di Siena, e di Egidio Bianchi, la cui falsa testimonianza mi è costata l’arresto e 20 giorni ai domiciliari, oltre che le dimissioni da Presidente della Lega Basket, ruolo che da illustre sconosciuto del Basket andrà a ricoprire proprio Bianchi. Strano, vero?.
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