Mondiali: la Slovenia soffre ma vola ai quarti

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REPUBBLICA DOMINICANA 61                          SLOVENIA 71

La Slovenia vuole confermare quanto di buono ha mostrato finora per compiere il salto di qualità definitivo mentre, dall’altra parte, la Repubblica Dominicana non vuole porre la parola fine alla sua personalissima favola, una delle tante di questo mondiale. L’inizio vede le due compagini bloccate in attacco, con i balcanici che non trovano nulla dai fratelli Dragic e i centroamericani che si aggrappano al futuro duo italiano Sosa-Feldeine: al suono della prima sirena la sfida è in perfetto equilibrio: 15 a 15.

Nel secondo quarto ancora Feldeine, neo giocatore di Cantù, si carica sulle spalle la propria squadra e la porta avanti di ben 7 lunghezze (26-19). Sembra il primo importante scossone del match ma in realtà, è dietro l’angolo il momento della Slovenia: con un terrificante parziale di 18 a 2 la partita viene ribaltata completamente prima dell’intervallo. Gli indiscussi protagonisti di questo magic moment sloveno sono Slokar e Zoran Dragic, mentre il suo più illustre fratello Goran si limita a mettere i 2 punti finali che fissano il punteggio di metà gara sul 28 a 38.

Zoran Dragic, mvp dell’incontro

Tornato però dagli spogliatoi, il leader dei Phoenix Suns si mette a produrre spettacolo e punti con regolarità, tanto da raggiungere per i suoi un + 15 di relativa tranquillità (31-46). I dominicani non demordono ma stavolta è Zoran, con una gran tripla, a rispedire al mittente il tentativo di rimonta avversario (36-51). Il match è però lontano dall’essere chiuso e con un break di 10 a 2 ispirato da Martinez e dal solito Feldeine, la squadra di coach Antigua si regala altri 10 minuti di speranza (48-54 a fine terzo periodo).

Ancora un commovente Martinez apre la bagarre finale con un personale parziale di 4 a 0 che inizia a mettere paura sul serio agli sloveni. Questi ultimi sono bravi a non lasciarsi prendere dal panico ma a impadronirsi di nuovo delle chiavi del match. Zoran Dragic risale in cattedra in maniera perentoria e ad un minuto e mezzo dalla fine segna il +10 (57-67) che fa calare il sipario sulla partita.  Feldeine e compagni hanno ancora benzina per provarci ma il tempo è tiranno e la Slovenia ha ritrovato brillantezza e meccanismi in attacco. Termina 61 a 71 una bella partita capace di regalare spettacolo ed emozioni. Una delle presunte “Cenerentole” della competizione saluta a testa alta, consapevole di un futuro ancora più roseo, mentre la Slovenia, giovane, convinta e sfacciata, dimostra  ancora una volta di aver raggiunto un grado di maturità ottimale sulla scia dell’ ultimo europeo casalingo. Ora, dopo aver raggiunto il traguardo minimo delle prime 8 al mondo, i Dragic e compagni possono giocare con ancora maggiore spensieratezza, rendendosi una vera e propria mina vagante, pericolo assicurato per quei team che puntano senza mezzi termini al podio e alla vittoria.

TABELLINI: SLOVENIA: Z.Dragic 18, G.Dragic 12      RIMBALZI: Slokar 6     ASSIST: G. Dragic 6

REPUBBLICA DOMINICANA: Feldeine 18, Martinez 12      RIMBALZI: Martinez 11 ASSIST: Feldeine 3

Bernardo Cianfrocca

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