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Morte di Bill Russell, la reazione dei Big Three Pierce, Garnett e Allen

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Dopo Bill Russell e Larry Bird, nel cuore dei tifosi dei Boston Celtics c’è sicuramente la squadra 2007-08. Paul Pierce, Kevin Garnett e Ray Allen hanno avuto tutti un impatto gigantesco sui Celtics nonostante un solo titolo vinto, e per questo la loro reazione alla morte di Russell è stata di grande lutto. Tutti e tre ovviamente lo conoscevano bene.

“Grazie per essere stato un pioniere, grazie per aver alzato l’asticella, per le tue gentili parole sagge, grazie per quella bellissima risata che avevi. Potrei andare avanti tutto il giorno a parlare di ciò che hai significato per me. Oggi è un giorno triste per la famiglia NBA, ci mancherai per sempre #6” ha scritto Pierce su Twitter. The Captain ha poi condiviso anche una vecchia foto in cui lui, KG e altri giocatori ascoltano le parole di Russell intorno a un tavolo: “Non dimenticherò mai questo giorno, eravamo come dei bambini intorno ad un falò ascoltando le tue storie”.

Kevin Garnett ha invece affidato il suo pensiero alle storie Instagram, definendo Russell “GOAT dei GOATs” e “Re dei Re”.

Ray Allen ha infine pubblicato un post sul proprio profilo Instagram:

Oggi abbiamo perso un gigante tra gli uomini. Sono così fortunato ad aver condiviso lo spazio con uno dei migliori uomini e migliori giocatori di basket che questo mondo abbia visto. Quando ero insieme a Bill, mi piaceva semplicemente rilassarmi e ascoltare le sue storie. Non importava qualin fossero, finivano sempre con una sua risata come se avesse raccontato una barzelletta. La tua gigantesca presenza in questo mondo è stata sentita intensamente e ora la tua assenza fa male. Nonostante Bill Russell abbia vinto 11 anelli NBA, giocava in un’America in cui non era il benvenuto da nessuna parte. Senza il sacrificio di Bill, il suo coraggio, la sua lotta, la sua determinazione, la sua forza e la sua incapacità di accettare la storia con la quale il mondo provava a definirlo, molti di noi non avrebbero nemmeno avuto le opportunità che hanno avuto. Quando i giocatori NBA dicono che siamo seduti sulle spalle dei giganti, parliamo di Bill e di molti altri giganti come lui che hanno avuto successo nonostante la crudele e continua punizione del razzismo. Bill non era solo un campione, era un pioniere. Bill non era solo dominante in campo, è stato la voce di una generazione. Un attivista e un guerriero per decoro umano. Molte persone parlano di cambiare il mondo, Bill lo ha fatto davvero. Grazie, Bill. Sei la ragione per cui volevo essere un Celtic. Ti sarò sempre grato, Leggenda.

 

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Francesco Manzi

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