La pallacanestro piange la scomparsa di Roy Tarpley, scomparso nella notte all’età di 50 anni. L’uomo, con alle spalle una carriera di 20 anni, dal 1986 al 2006, è deceduto per insufficienza epatica, una malattia che colpisce il fegato.
L’ex giocatore, vincitore del premio di Sesto Uomo nel 1988, ha mantenuto in 5 anni di NBA 12.6 punti e 10.0 rimbalzi di media, disputando tutte le stagioni con i Dallas Mavericks e poi girando il mondo. In Europa aveva vestito le maglie di Aris Salonicco, Olympiacos, Iraklis, Apollon Limassol e Ikaros Kallitheas, poi un’esperienza in Cina a 36 anni ed infine la chiusura della carriera negli Stati Uniti tra CBA e USBL.
Prodotto di Michigan, nel 1986 fu premiato come Giocatore dell’Anno per la Big Ten e scelto con la settima chiamata assoluta da Dallas.
Personalità parecchio problematica, nel 1989 fu arrestato per guida sotto effetto di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. Nel 1991 un altro arresto per guida in stato di ebbrezza, dopo pochi mesi un terzo caso e la sospensione da parte della NBA. Dopo essere tornato a Dallas nel 1994, fu nuovamente squalificato, stavolta permanentemente, dalla Lega per uso di alcool e per aver violato il programma di riabilitazione previsto dal tribunale.
- Settimana da INCUBO per la famiglia Porter: Coban condannato a 6 anni di carcere - 19 Aprile 2024
- EuroLega, la griglia Playoff dopo l’eliminazione della Virtus Bologna - 19 Aprile 2024
- Due italiane in WNBA: il ritorno di Cecilia Zandalasini - 19 Aprile 2024