Ferdinando Gentile annuncia il suo ritorno a Caserta: sarà coach della Deco

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Non poteva non tornare nella sua Caserta Ferdinando Gentile, giocatore simbolo di quella Juve che nel 1991 vinse lo scudetto. L’ex giocatore bianconero sarà ora alla guida della squadra per la prossima stagione, dopo aver trovato l’intesa giusta con il patron Iavazzi e il D.S. Nevola. Ad annunciarlo lo stesso Gentile su La Gazzetta dello Sport.

Presente al Palamaggiò per gara-3 dei quarti playoff di Serie B contro Nardò, decisiva per il passaggio del turno, per il campano è stato presto di nuovo amore: «Ho colto dal vivo la delusione della gente, ancora pazza della Juve. Allora mi sono detto “Perché non provare a dare una mano qui, in quella che considerò casa mia?” […] difficilmente si potrà riscrivere la storia di quasi trent’anni fa. Era un altro mondo con altri protagonisti, ma ci proviamo». Obiettivo principale sarà la promozione in A2, magari con l’inserimento di qualche ragazzo nel roster della prima squadra («lavoreremo duro per mettere su qualcosa di interessante»).

Nando alla Rosea ha anche parlato della corsa scudetto, che lo vede indirettamente protagonista grazie alla Sassari del figlio Stefano: «L’eliminazione di Milano? Vince sempre chi merita. E Sassari ha meritato. Anzi in certe situazioni ha umiliato Milano, d’altronde la serie è finita 0-3. […] Sono contento per Stefano, negli anni gli infortuni lo hanno penalizzato tanto. Speriamo nel lieto fine». E su Pozzecco «Dicevano che non sapeva allenare e che era un pazzo scatenato. Bah, a me sembra che faccia giocare bene i suoi dando tanti minuti a tre italiani come Stefano, Spissu e Polonara. Altri coach, magari, fanno schemi migliori, ma non hanno capito che il basket è stato già inventato. Ci vuole semplicità, proprio come a Cremona fa Sacchetti, bravissimo».

Mario Puggioni
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