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Napoli, gli americani fanno sul serio: l’impianto, lo Scudetto e la NBA

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Matt Rizzetta ha acquisito la maggioranza delle quote del Napoli Basket con una operazione lampo, rimasta sotto traccia per settimane. L’imprenditore italo-americano era al PalaBarbuto per l’ultima gara stagionale dei partenopei.

Nell’occasione Il Mattino lo ha avvicinato per chiedere spiegazioni sull’operazione, senza però toccare il tema Shaquille O’Neal. In primis Rizzetta ha raccontato come è nato il tutto e del ruolo del suo socio Daniel Doyle, di origini lucane, con un padre che ha giocato in NBA negli anni Sessanta.

L’idea è nata sei-sette mesi fa, su spinta di un gruppo americano interessato al basket europeo. Mi sono informato perché non avevo grandi conoscenze e ne ho parlato con Daniel. Dopo una fase di studio e confronto, ci siamo resi conto che Napoli rappresentava un’occasione unica perché si tratta di una città con appeal internazionale. Il feeling con la dirigenza locale è stato immediato, e abbiamo trovato una base solida grazie al lavoro svolto dai soci uscenti, Amoroso, Grassi e Tavassi. Da qui è nata una sinergia su cui costruire il futuro del club.

Rizzetta ha illustrato gli obiettivi futuri, partendo dal lato sportivo e del roster per la prossima stagione. L’obiettivo a medio termine è lottare per lo Scudetto.

L’obiettivo è riportare Napoli ai vertici del basket italiano. Partiremo puntando ai playoff, assenti da troppi anni, con l’ambizione di raggiungere le coppe europee e, nel tempo, lo Scudetto. Vogliamo costruire una squadra solida e competitiva, con un percorso sostenibile e senza eccessi. Sono previsti cambiamenti rilevanti in tutte le aree del club. La costruzione del roster avverrà con criterio: cerchiamo giocatori che condividano una mentalità di gruppo, spirito di sacrificio e senso di appartenenza, ispirandoci a realtà vincenti come quella dei San Antonio Spurs. A Napoli, come a New York, il successo è tutto: si viene esaltati quando si vince, ma non ci sono alibi quando si perde.

Dal punto di vista infrastrutturale la priorità è riportare il PalaBarbuto alla sua capienza massima, per poi puntare su un impianto nuovo.

Il PalaBarbuto resta la casa del Napoli Basket e può accogliere fino a 5.500 persone, anche se oggi è omologato per 3.900. Il nostro obiettivo è riportarlo alla piena capienza. Per un salto di qualità, però, servirà un nuovo palasport moderno, un tema ancora aperto su cui serve chiarezza nei tempi.

Il tema palasport è centrale anche per quanto riguarda la suggestione NBA Europe.

Napoli ha tutte le caratteristiche per ambire a un ruolo centrale in un’eventuale NBA europea: città di forte identità, amata anche dagli italiani all’estero, soprattutto negli USA. Il nostro legame con New York ci permette di immaginare sviluppi importanti sul fronte del merchandising e della visibilità globale. Creare valore resta la priorità, il resto seguirà. Napoli è tra le poche città italiane con un respiro internazionale, in grado di attrarre interessi e risorse anche dall’estero. Questo rende sostenibile un progetto sportivo ambizioso, supportato da un potenziale commerciale unico nel Paese.

 

Redazione BasketUniverso

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