Natasa Kovacevic, una delle più promettenti giocatrici di basket femminile della sua generazione, con la sua squadra è riuscita a raggiungere le semi-finali della Serbian League a 19 anni. Ma la promettente carriera è stata stroncata da un grave incidente stradale, avvenuto il 7 settembre 2013, nel quale muoiono il suo coach e il general manager della sua squadra. Lei si salva ma è costretta a vivere senza una parte della gamba. Dal ginocchio in giù, il vuoto.
Da quel momento, una lunga riabilitazione, una protesi speciale e la sua forza di volontà le hanno permesso di continuare a giocare, a migliorarsi e a superarsi. Ventisei mesi più tardi, la giovane giocatrice serba si prepara a debuttare con la Stella Rossa Belgrado insieme alle altre giocatrici normodotate, martedì Natasa riprenderà la sua carriera da giocatrice di basket a livello agonistico, in maniera assolutamente paritaria. Per la prima volta in Europa, un giocatore disabile potrà sentirsi uguale agli altri, non perchè anche gli altri giocatori abbiano subito un trauma o perso qualcosa, non perchè inserito in un gruppo di “diversamente abili”, ma perchè, finalmente, considerato NORMALE.
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