Blake Griffin ha finora giocato 3 partite con i Brooklyn Nets: tutte vinte, l’ultima anche grazie ai suoi 17 punti contro Detroit. Dopo la sua firma e quella di LaMarcus Aldridge con i Nets, si sono però scatenate polemiche sui social in quanto, secondo molti, non sarebbe “giusto” nello spirito dello sport che due giocatori del genere si uniscano praticamente gratis (entrambi hanno firmato al minimo salariale dopo il buyout con le rispettive squadre) ad una delle franchigie favorite per il titolo. Lo stesso è accaduto con Andre Drummond e i Lakers.
Nell’ultimo incontro coi giornalisti, Griffin ha risposto proprio a queste critiche evidenziando una contraddizione nelle accuse:
È divertente, perché per gli ultimi due anni ho sentito dire soltanto quanto fossi scarso. Ora firmo con i Nets e tutti urlano: “Non è giusto!”. È pazzesco ciò che è successo, se ad inizio stagione aveste detto che io, James [Harden, ndr] e LaMarcus [Aldridge, ndr] saremmo finiti tutti ai Nets, nessuno ci avrebbe creduto.
Griffin ha poi menzionato i Lakers del 2012, che potevano contare su Kobe Bryant, Steve Nash, Dwight Howard e Pau Gasol ma finirono comunque settimi ad Ovest ed eliminati 4-0 al primo turno dei Playoff: “Dobbiamo ancora dimostrare tutto. A volte queste situazioni non funzionano, sappiamo che dobbiamo lavorare e che ci si aspetta molto da noi”.
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