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NBA – Boris Diaw ha raccontato di quando si rifiutò di tirare per un’intera partita

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Boris Diaw da qualche anno è un ex giocatore: l’ultima partita in NBA risale al 2017, prima di tornare per una stagione in Francia e ritirarsi ufficialmente nel settembre 2018. Nel corso della sua carriera NBA, Diaw ha giocato con Atlanta, Phoenix, Charlotte, San Antonio e Utah, lasciando il segno bene o male con tutte e 4 le franchigie e vincendo un titolo con gli Spurs nel 2014.

Ospite del podcast “Real Ones” di Raja Bell e Logan Murdock, giornalista di The Ringer, Diaw ha raccontato un aneddoto sulla fine della sua esperienza ai Phoenix Suns nel 2008. I dissapori tra il francese e l’allora allenatore Terry Porter culminarono nello scambio, preceduto però dall’episodio raccontato nel podcast. Nella partita del 25 novembre contro Oklahoma City, Diaw venne rimproverato da coach Porter per un tiro, completamente smarcato, che il giocatore si prese e sbagliò.

Nella mia testa, era come se mi dicesse che quello era un cattivo tiro, che non sapessi distinguere un buono o un cattivo tiro. Quindi non sarei capace di prendere decisioni? Sono un uomo adulto e dovrei essere in grado di decidere se un tiro sia buono o no. Se mi dici che non ne sono capace, non prenderò più un tiro.

Ed è quello che infatti fece: nella partita successiva, contro Minnesota il giorno dopo, Boris Diaw non si prese nemmeno un tiro in 22′, chiudendo con 2 punti (2 tiri liberi). “È stata una cosa pazzesca da vedere” ha dichiarato Raja Bell, compagno del francese in quei Suns. Da lì a un paio di settimane, Diaw sarebbe stato scambiato agli Charlotte Bobcats e proprio Bell lo avrebbe informato della notizia, visto che a quanto pare non aveva con sé il cellulare. D’altronde, era il 2008.

 

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Francesco Manzi

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