Bradley Beal ha dovuto saltare le Olimpiadi con Team USA ma si è rimesso subito a lavoro in vista della prossima stagione.
Allenamenti intensi durante l’estate per la stella degli Washington Wizards con l’obiettivo di ampliare ancora il suo bagaglio tecnico. Lavoro basato specialmente sul tiro da lontano e sul gioco spalle a canestro.
In particolare Beal vuole ampliare il suo raggio di tiro e provare più conclusioni da tre punti. In effetti lo scorso anno ha fatto registrare 6,2 tentativi dall’arco per partita, il suo minimo personale dal 2015.
Voglio tirare di più da fuori e da ancora più lontano, chiaramente segnando. Non voglio mettermi in competizione con Lillard, il logo shot è la sua specialità ma voglio comunque prendermi più tiri da tre punti. Me lo so detto spesso e anche molti osservatori esterni lo pensano.
Meno di due mesi all’avvio ufficiale della stagione per sapere se Beal riuscirà a mantenere i suoi propositi.
Fonte: NBC Sports

Il basket è una malattia di famiglia.
Diplomato al liceo classico all’ombra delle millenarie mura ciclopiche di Alatri, nel cuore della Ciociaria, poi laureato in lingue presso l’Università di Roma Tor Vergata e successivamente studente del master “Comunicare lo Sport” della Cattolica a Milano.
Sono giornalista pubblicista, istruttore minibasket, allenatore e (quasi ex) playmaker. Sono stato responsabile marketing e comunicazione del Basket Ferentino (A2), nonché dipendente della FIP Lombardia.
Da Novembre 2017 sono direttore responsabile di BasketUniverso.