Quando si parla di risse NBA, tutti si ricordano Malice at the Palace. Meno famosa, perché non coinvolse i tifosi, ma comunque molto importante è invece quella avvenuta nel 2006 durante una partita al Madison Square Garden tra New York Knicks e Denver Nuggets. Si tratta della seconda più grande rissa della storia NBA e culminò in tantissime sospensioni per i giocatori, ne parlammo qui. Ora Carmelo Anthony, tra i protagonisti di quegli avvenimenti quando ancora vestiva la maglia di Denver, ospite del podcast Million Dollaz Worth of Game, ha raccontato dei dettagli inediti di quel giorno che rendono Isiah Thomas, allora coach dei Knicks, uno dei principali responsabili per l’accaduto. Thomas, fin da quando era giocatore con i Detroit Pistons, non era certo considerata la persona più sportiva del mondo.
Isiah aveva una faida aperta con George Karl [coach dei Nuggets, ndr]. Non so di cosa si trattasse, ma c’era questa faida. Durante quella partita, Isiah mi guardò e mi disse: “Nessuno arriverà al ferro”. Quindi ad un certo punto stiamo tirando dei liberi, la palla esce, prendiamo il rimbalzo e lanciamo JR Smith in contropiede. Eravamo sopra, stavamo facendo loro il c**o. JR stava per fare qualche acrobazia pazzesca in contropiede e vedo questo ragazzo [Mardy Collins, ndr] che corre a tutta velocità verso di lui e lo afferra mentre stava saltando.
Guardo Isiah: “Fai schifo per questo”. Non si fanno queste m*****e. Ti devi vergognare. A quel punto JR e Nate Robinson si stanno azzuffando tra il pubblico. Io corro là, ci sono giocatori e coach che provano a trattenermi, ma dico di non toccarmi. E poi penso Jared Jeffries o qualcun altro arriva e mi prende per il collo. Non ho capito più nulla.
Carmelo Anthony fu colui che prese più partite di sospensione per quella rissa, 15 in totale, seguito da JR Smith e Nate Robinson con 10 a testa. Alla fine furono sette i giocatori che vennero squalificati almeno una partita dalla NBA. Quella del nuovo giocatore dei Lakers è comunque una versione che conferma quanto raccontato da coach Karl poco dopo gli avvenimenti. L’allora allenatore dei Nuggets disse infatti che la rissa “fu ordinata da Isiah Thomas”.
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