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NBA – Draymond Green si riunisce agli Warriors, ma è scettico sulla strategia della squadra

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Nella giornata di ieri Draymond Green si è finalmente riunito ai Golden State Warriors, dopo un’assenza di qualche giorno giustificata. La stella degli Warriors ha subito fatto “rumore” con alcune dichiarazioni in conferenza stampa, dicendosi scettico sulle potenzialità della sua squadra. Secondo Green, il mix di giocatori esperti e altri molto giovani non ha storicamente mai funzionato in NBA in termini di vittoria del titolo.

Golden State in estate ha “riportato a casa” Andre Iguodala, ha firmato giocatori esperti come Nemanja Bjelica, Avery Bradley e Otto Porter Jr, ma ha anche aggiunto due rookie, Moses Moody e Jonathan Kuminga, che si uniscono al già talentuoso ma acerbo James Wiseman. Queste le parole di Draymond Green:

Questo è il piano, indipendentemente da ciò che penso io. È la strada che abbiamo deciso di prendere e io dovrò fare del mio meglio per renderla un successo. Storicamente, non abbiamo mai visto funzionare un piano del genere, dove hai un mix di giocatori vecchi… O meglio, non direi che siamo vecchi. Andre [Iguodala, ndr] sì, Andre in realtà è fot********e vecchio. Ma intendo dire un mix di giocatori esperti e altri che non hanno praticamente alcuna esperienza. Storicamente, parlo da fan della NBA, non ricordo una squadra che abbia avuto successo con questa strategia. Ma ora questa è la nostra situazione, quindi dobbiamo fare di tutto per farlo funzionare. Siamo qui, alla fine come giocatore non spetta a me prendere queste decisioni. Io gioco, devi controllare ciò che puoi controllare. Steph è nella mia stessa posizione. Klay invece no, è in una posizione completamente diversa. È concentrato solamente nel tornare nel modo migliore possibile. La sfida è nostra, dobbiamo guidare i giovani, mostrargli come migliorare il più velocemente possibile. Ci saranno difficoltà, ne sono sicuro: ci sono ragazzi che dovranno imparare cose al volo.

Poi ci sono altri come Jordan Poole, che è qui da un paio di anni. Nella scorsa stagione il gioco per lui si è rallentato parecchio, quindi speriamo possa fare un altro passo avanti e io non ho dubbi che possa farcela. È uno dei ragazzi che ho visto lavorare più duramente nella mia vita. Non è più un ragazzino, ma un giovane comunque. Lavora estremamente duro in palestra. Poi abbiamo Juan [Toscano-Anderson, ndr], che è un giovane-vecchio. Alla fine ha 28 anni, ma non è come un ragazzo al secondo o terzo anno in NBA. Looney ha esperienza praticamente come ne ho io. Quindi abbiamo questo mix, dobbiamo lavorare per farlo funzionare. Abbiamo aggiunto Otto [Porter Jr, ndr] e Bjelica, che giocano in questa Lega da tanto. Abbiamo ripreso Iguodala. Anche parlando con Bam [Adebayo, ndr] quest’estate mi diceva: “Quando sono in campo con Andre, rende tutto così facile!”. Lui rende il gioco facile per tutti. Abbiamo un bel mix di giovani e giocatori esperti, dobbiamo solo farlo funzionare.

 

Francesco Manzi

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