NBA Eastern Conference recap: Indiana domina dall’inizio alla fine e annienta gli Heat

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Miami Heat – Indiana Pacers 96-107

Ebbene sì siamo già alle finali di Conference, siamo allo scontro titanico che tutti ci attendevamo,  gli Indiana Pacers ospitano i campioni in carica, i Miami Heat di Lebron.
I quintetti sono completamente di filosofie opposte, da una parte small-ball per Miami, dall’altra solito quintetto dei Pacers con le due torri West e Hibbert pronte a dominare il pitturato. La partita è incandescente, sotto il tunnel Lebron conferma la sensazione che abbiamo avuto gia da un paio di anni a questa parte, queste due squadre non si piacciono…
Il match ha inizio: Hill spara da 3, Stephenson e nuovamente Hill spingono Indiana al primo vantaggio 7-0 (Indiana non mollerà più le redini della gara), Wade e compagni chiaramente non ci stanno e a lunghi tratti pare che stiano solo aspettando il momento giusto per acciuffarli e e sorpassarli, Hibbert però è straordinario (19p-9r-3a-2s), George, marcato da Battier, segna a ripetizione (24p con 13 tiri) e Indiana rimane avanti di quasi 10p per buona parte del secondo quarto.
Nella seconda frazione Miami continua a larghi tratti a tentare di rientrare in partita prima con Lebron, poi con Wade (52p in due), ma i due predicano nel deserto: Bosh 9p con 0/5 da tre, Chalmers 6p, Battier 3…
Per Indiana si tratta dunque di continuare  a difendere e la squadra di Frank Vogel sa farlo molto bene, Lebron perde 4 palloni, Wade 3, Indiana si guadagna 22 tiri liberi in più di Miami e la lotta a rimbalzo è vinta di dieci lunghezze da George e compagni; insomma per Miami non c’è nessuna speranza e i Pacers si portano sull’uno a zero nella serie.
La prossima partita potrebbe già essere importantissima dal momento che il fattore campo è in favore dei Pacers.
MVP: Frank Vogel: il lavoro fatto a livello psicologico su questa squadra è straordinario, fino a una settimana fa erano dati per spacciati da tutti ed ora conducono contro i campioni in carica… Vedremo.

P.S da segnalare come in alcuni momenti chiave della gara siano stati West e Scola a occuparsi di Ray Allen.

Stefano Muratorio

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