In estate Damian Lillard è stato uno dei giocatori più ricercati dell’intera NBA. Alla fine però, nonostante una certa frustrazione per i risultati, è rimasto ai Portland Trail Blazers.
A cercare di reclutarlo anche i Los Angeles Lakers e LeBron James in persona. L’episodio, raccontato da Yahoo! Sports, risale a Luglio, quando Lillard è andato in California per registrare il video musicale We The Ones. Durante le riprese è andato allo Staples Center per vedere una partita WNBA delle Sparks, trovando a bordo campo LeBron in persona.
Dopo la gara LBJ ha invitato Lillard nella sua villa di Brentwood per una cena a cui ha partecipato anche Anthony Davis. Menù italiano e pasto consumato in terrazza, sotto le stelle, per quella che comunque è stata una semplice chiacchierata fra amici, almeno così racconta il diretto interessato.
LeBron mi ha spiegato cosa avrei potuto ottenere se avessi lasciato Portland ma non ha mai tentato di convincermi a firmare per i Lakers. Credo che la mia presenza nel roster avrebbe funzionato e l’ho detto anche a loro, in virtù delle mie caratteristiche e di come potrebbero fondersi con quelle di LBJ e Davis. In realtà però non sono sicuro che sia quella la strada che voglio percorrere per arrivare al successo.
Il colloquio comunque è durato circa un’ora e mezza, Lillard assicura che nessuno ha provato a convincerlo a cambiare aria, anche se la dichiarazione sembra essere proprio un modo per non far incappare gli amici in accuse di tampering. In ogni caso alla fine ha scelto di restare ai Blazers e i gialloviola poi hanno ingaggiato Russell Westbrook.

Il basket è una malattia di famiglia.
Diplomato al liceo classico all’ombra delle millenarie mura ciclopiche di Alatri, nel cuore della Ciociaria, poi laureato in lingue presso l’Università di Roma Tor Vergata e successivamente studente del master “Comunicare lo Sport” della Cattolica a Milano.
Sono giornalista pubblicista, istruttore minibasket, allenatore e (quasi ex) playmaker. Sono stato responsabile marketing e comunicazione del Basket Ferentino (A2), nonché dipendente della FIP Lombardia.
Da Novembre 2017 sono direttore responsabile di BasketUniverso.