Enes Kanter è sicuramente il giocatore NBA più socialmente e politicamente attivo degli ultimi anni. Il centro turco si è schierato più volte apertamente contro Recep Erdogan, presidente della Turchia, chiamandolo “dittatore” e venendo per questo perseguitato. Kanter non può tornare in patria da diversi anni, per questo nei mesi scorsi ha avviato le pratiche per prendere la cittadinanza americana.
Ora Kanter, che tra l’altro pochi giorni fa ha ricevuto il decimo mandato di cattura da parte della autorità turche, ha attaccato un altro potente dei giorni nostri: il presidente cinese Xi Jinping. In un video recente, il giocatore ha parlato dei soprusi che la popolazione del Tibet subisce per mano del governo cinese, chiamando Xi Jimping un “brutale dittatore”. I commenti di Enes Kanter non sono ovviamente per nulla piaciuti al regime cinese, che ha pronta una dura risposta. Tanto per iniziare, le partite dei Boston Celtics, la squadra per la quale gioca Kanter, non verranno più trasmesse in Cina. Una sorta di déjà-vu di quando, un paio di anni fa, fu l’allora presidente dei Rockets Daryl Morey a criticare le repressioni cinesi ad Hong Kong. In quell’occasione si incrinarono i rapporti tra tutta la NBA e il mercato cinese, recuperati solo da pochi mesi. Houston, fino ad allora la squadra più amata in Cina per i trascorsi di Yao Ming, venne gravemente danneggiata e oscurata dai media di Pechino.
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