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NBA – Gilbert Arenas afferma di aver “auto-sabotato” il suo approdo ai Lakers

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Nel 2011 Gilbert Arenas si avviava verso il termine della sua carriera. Dopo la celebre storia delle pistole nello spogliatoio di Washington, Agent Zero fu ceduto agli Orlando Magic, dove giocò 49 partite prima di venire tagliato con la amnesty clause, introdotta dopo il lockout col nuovo accordo collettivo. Arenas, che aveva ancora 29 anni, avrebbe firmato con i Memphis Grizzlies per 17 partite, ma non prima di rifiutare i Los Angeles Lakers.

Arenas ha raccontato proprio questa storia, ospite del podcast “South Beach Sessions”. Non solo Arenas avrebbe rifiutato i Lakers, ma avrebbe addirittura “auto-sabotato” il proprio approdo in giallo-viola.

Ho rovinato il meeting. Mi chiedevano: “Quando potresti venire? Magari tra un mese?”. Gli dissi che era marzo e che ad essere onesto non avevano bisogno di un giocatore come me. Avrebbero dovuto rinforzare la second unit, prendere qualche giocatore più rapido e sarebbero stati perfetti. Quella fu la mia risposta. Non gli servivo. Mancavano 30 giorni alla fine della stagione regolare e poi potevo tornarmene a casa. Non avevo intenzione di andare a Los Angeles. Poi gli dissi che mi avrebbero crocifisso, e fu lì che Kobe intervenne per dire: “Voglio Agent Zero”. Gli risposi che, con tutto il rispetto, voleva un giocatore che mentalmente ormai non esisteva più.

Arenas, dopo quella stagione, avrebbe avuto una breve parentesi in Cina per poi ritirarsi. Da allora le sue uniche apparizioni su un campo di basket sono state alla Big 3, dove la prossima estate allenerà.

Francesco Manzi

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