NBA Global Games: Celtics troppo forti, per Milano è un’imbarcata

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Olimpia Milano – Boston Celtics 91-124

(20-34, 24-27, 27-38, 20-25)

Atmosfera NBA a Milano, dove per i Global Games si sfidavano Olimpia EA7 Milano, di ritorno dalla tournée americana ieri, e i Boston Celtics, in Italia da venerdì e protagonisti di parecchi eventi in città nei giorni scorsi. Clima a stelle e strisce già prima della sirena, quando vengono presentate le cheerleaders, la mascotte e gli acrobati dei Celtics, cose che nel campionato italiano e generalmente in tutta Europa raramente si vedono. Il match, per quanto conti il risultato in questi casi, ha poco da dire: i Celtics rullano Milano, rimanendo in vantaggio dall’inizio alla fine.

Le regole sono quelle NBA: 12′ a quarto, un massimo di sei falli per giocatore, timeout e linea dei tre punti americani. Per Milano il quintetto è composto da Cinciarini, jenkins, Gentile, Hummel e McLean, Brad Stevens schiera invece Smart, Bradley, Crowder, Lee e Zeller. I C’s vanno a cercare sempre Tyler Zeller nei primi minuti, il centro trova due canestri e Repesa già chiama timeout sul 2-4 dopo meno di 3′. Le squadre si rispondono colpo su colpo, con Boston che trova molti punti dal reparto lunghi e prova a scappare sul 9-17. Milan Macvan con due canestri e 5 punti riporta in partita l’Olimpia sul -2, ma i tiri liberi e un Isaiah Thomas che entra subito in partita segnano la prima doppia cifra di vantaggio poco dopo. Il divario raggiunge il +13 con una tripla di RJ Hunter (17-30), i Celtics continuano a macinare canestri dando anche spettacolo e alla prima sirena sono avanti 20-34. Nel secondo periodo Milano recupera, mentre Boston fatica a segnare nei primi minuti (25-36), tuttavia si riprende verso la metà del tempo, tornando ampiamente avanti a +19 (31-50). L’Olimpia prova a riprendersi ma Thomas la punisce, all’intervallo è 44-61.

Milano rientra in campo con un atteggiamento molto più aggressivo e riesce subito a riaprire il match, tornando a -10 con uno splendido passaggio di Gentile per Hummel. L’entusiasmo dura poco, perché Boston torna poco dopo in controllo con due canestri di David Lee (55-69), Milano non gioca male, ma i Celtics trovano punti con troppa facilità e restano forti di un vantaggio maturato per la maggior parte nel primo quarto, tornando anche a +20 con la tripla di Avery Bradley. I punti di distacco di Boston aumentano leggermente nel corso del quarto, con Thomas e Marcus Smart che tengono a distanza Milano (69-95 al 34′) e quasi fanno 100 in tre quarti: 71-99 alla penultima sirena. Il traguardo arriva nei primi possessi nell’ultimo periodo, in una partita che ormai ha ben poco da dire ai fini del risultato, Gentile suona la carica con due canestri di fila (79-103), ma restano un’oasi nel deserto: il gioco dell’Olimpia latita, a differenza di quanto avvenuto nel primo tempo, e Boston tocca il +27. I Celtics lasciano spazio anche ai rookie e a Perry Jones, per la prima volta sul parquet dal 42′, continuando comunque a fendere la difesa meneghina e raggiungendo il +30, che diventa + 33 a fil di sirena con la tripla di Rozier. Il risultato finale è un impietoso 91-124 che condanna Milano, lo show non finisce comunque al 48′: i giocatori dei Celtics si intrattengono qualche minuto a lanciare dei piccoli palloni autografati al pubblico, in pieno stile NBA.

Olimpia Milano: Lafayette 5, Cinciarini 4, Gentile 19, Jenkins 14, Hummel 12, Cerella, Barac 9, Lawal 6, McLean 7, Macvan 8, Amato NE, Magro NE, Simon 7.

Boston Celtics: Crowder 9, Smart 11, Thomas 18, Zeller 9, Lee 13, Hunter 3, Bradley 14, Olynyk 5, Jones 2, Jerebko 4, Sullinger 14, Rozier III 6, Mickey 7, Turner NE, Young, Johnson 6.

 

Francesco Manzi

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