NBA Global Games: le parole di Stevens e Repesa

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Al match tra Olimpia Milano e Boston Celtics sono seguite le conferenze stampa dei due allenatori, Brad Stevens e Jasmin Repesa, che hanno espresso le proprie idee sulla partita e sottolineato ciò che va corretto. Il primo a parlare è stato il coach dei biancoverdi, parlando di alcuni errori sulle rotazioni difensive, del talento di Alessandro Gentile e di David Lee:

Ho notato delle difficoltà sulle rotazioni difensive, abbiamo pagato soprattutto quelle sul 4 avversario. Riguarderemo il film della partita in modo da migliorare per la partita di dopodomani con il Real Madrid, perché hanno capacità pazzesche e ce la faranno pagare.

Lo dico da molto tempo, parlando un po’ più in generale: ci sono tanti giocatori che non sono in NBA che potrebbero starci. Gentile è uno di questi, giocare contro di lui è stato problematico.

Stiamo cercando di giocare “attraverso” Lee, specialmente quando Isaiah [Thomas, ndr] non è in campo. Penso abbia le capacità di passare la palla, di fare giocate per gli altri, di palleggiare, rolla verso il ferro. E’ una soluzione molto produttiva.

Repesa ha invece ribadito che l’Olimpia al momento è ancora un work in progress, che nonostante la Supercoppa e le due amichevoli contro il Maccabi è ancora presto per vedere una vera squadra giocare insieme, ammettendo anche di essersi concentrato principalmente sul match di campionato contro Treno in programma giovedì sera piuttosto che su questa amichevole, sebbene fosse un test importante.

E’ stata una partita molto difficile per tanti motivi. Prima di tutto perché due giorni fa soltanto siamo tornati dall’America, dove siamo stati una settimana e abbiamo giocato due partite. E’ stata dura giocare subito senza adattarsi al jetleg e a tutto il resto. Allo stesso tempo siamo insieme da molto poco tempo, facciamo fatica a giocare come vorremmo, ma è importante che tutti siano disponibili. Stamattina abbiamo svolto un allenamento abbastanza duro perché ci vuole, visto che il nostro campionato inizia dopodomani e dobbiamo essere “veri” là. Dobbiamo mettere a posto il nostro gioco e avere pazienza.

Onestamente i Celtics mi hanno sorpreso per il loro gioco di squadra, so che il loro training camp è iniziato solo qualche giorno fa ma si vede subito gioco, difendono bene, parlano, si conoscono. Per una squadra che sta da così poco insieme hanno giocato molto molto bene.

Stamattina abbiamo parlato della partita contro Trento, senza fare scouting dei Celtics e senza conoscere il loro gioco. Con una preparazione fatta meglio, magari avremmo giocato molto meglio. Abbiamo però deciso, vista la mancanza di tempo, di concentrarci sulla prima di campionato.

hummel milanoPoi è stato il turno dei giocatori, prima Robbie Hummel e Charles Jenkins per Milano, di cui ha parlato però solo il primo:

Boston è una squadra molto forte, allenata molto bene, Stevens è uno dei migliori dell’NBA. Se li si guarda giocare in attacco e in difesa si nota come sono bravissimi a giocare insieme, per noi è stato un test per capire com’è il gioco NBA, più fisico, in modo da aggiungere questa esperienza al nostro bagaglio per il futuro.

Solitamente quando si gioca la prima partita della stagione si è un po’ arrugginiti, ma i Celtics non lo sono sembrati. Mi ha impressionato il modo di muovere la palla, mi hanno ricordato un po’ gli Spurs, magari non a quel livello. Guardando il loro roster, sono molto profondi nel reparto lunghi e hanno ottimi esterni.

Infine David Lee e Isaiah Thomas hanno chiuso la sessione di dichiarazioni:

T: Penso che giocando di squadra abbiamo fatto molto bene. Non abbiamo avuto occasione di giocare tanto nei giorni scorsi, abbiamo fatto un buon lavoro nonostante un calo nel terzo quarto.

L: Anche nei nostri allenamenti c’è molta competizione, ma finora abbiamo sempre giocato tra di noi. E’ sempre bello andare in campo e affrontare altri avversari, per vedere a che punto siamo, che è il motivo per cui si disputa la preseason. Siamo una squadra con un alto QI cestistico, a partire da Isaiah, Marcus Smart e Jae Crowder. In questo modo è più facile scendere sul parquet e giocare bene.

T: Il sistema di Brad [Stevens, ndr] è molto semplice. Ogni allenamento facciamo circa 20 minuti di 5vs0 in attacco, così esploriamo tutte le opzioni. Giocare insieme nell’ultimo fine settimana è stato molto d’aiuto, dobbiamo continuare a lavorare in questo modo e capirci l’un l’altro.

L: Sono molto soddisfatto del match di stasera, i miei compagni cercavano di coinvolgermi il più possibile, in modo che avessi dei tiri aperti. La stagione è lunga e dovremo continuare a giocare così altruisticamente, se lo faremo sarà tutto più facile. Anche per me è semplice: alcune volte posso passare, altre volte tirare, quindi si tratta solo di giocare con enfasi in attacco e in difesa, far girare la palla e facilitare il tutto. In NBA molte difese sono abituate a vedere che il gioco lo orchestra il playmaker, ma altre volte io posso portare palla e creare situazioni inaspettate, in questo modo posso dare una mano ai compagni.

 

Francesco Manzi

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